Vedo a colori è il progetto di Giulio Vesprini, urban artist e grafico indipendente: lanciato nel 2009 e ancora in corso, si tratta di un’iniziativa fatta di passione e amore verso la città, una dedica a tutti i cittadini chiamati oggi a confrontarsi con uno spazio rinnovato e arricchito grazie alla street art..
L’organizzazione ha scelto di non chiedere soldi al Comune cittadino, preferendo la strada dell’autoproduzione: per questo è attivo un crowdfunding, finalizzato proprio alla copertura delle spese di realizzazione delle opere e alla produzione di un video documentario e un catalogo.
Durante la prima edizione erano state decorate 16 pareti dei cantieri navali e 1000mq di superficie del muro est del porto della città di Civitanova Marche: su quello stesso muro, restavano a marzo ancora 300 metri lineari “bianchi”, che sono stati suddivisi in 30 porzioni e affidati ad altrettanti street artist.
Negli anni i cittadini e gli stessi pescatori che vivono ogni giorno questi luoghi hanno avuto modo di affezionarsi e apprezzare l’iniziativa, che ha portato una ventata d’aria fresca e tanto colore sulle pareti grigie del porto: l’arte è entrata a far parte della loro quotidianità.
Il porto è diventato un museo a cielo aperto, spazio fruibile da tutti e cambia la cartolina della città partendo proprio dal suo cuore pulsante.
Il recupero di queste architetture complesse, dislocate lungo tutta l’area marittima del porto Civitanovese, è un esempio chiaro di come l’arte arriva nella vita quotidiana e nel sociale lavorativo di tutti i giorni. La texture dei disegni ed i concetti grafici espressi, diventano così la seconda pelle delle pareti; Il colore, congelando l’intonaco industriale esistente senza alterarne la forma, mette le stesse pareti sotto una nuova luce. I volumi, in uno spazio articolato come quello del porto, acquistano una patina che senza dubbio è segno tangibile dell’uomo-artista, che diventa cioè memoria storica, patrimonio vero per la città.
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