Case dei lettori

Il recupero di una casa nel Salento

Un lettore ha ristrutturato una vecchia casa salentina recuperando materiali d'epoca (pavimenti, travi), valorizzando il soffitto in pietra, e arredando con mobili vintage restaurati con il fai-da-te

Cosa fare quando una vecchia casa tradizionale è stata trasformata perdendo gli elementi originali? La risposta è un recupero non solo conservativo ma che punti su materiali coevi alla casa e li aggiunga per riportarla a uno stato il più possibile simile a quello di partenza.
Ci scrive un lettore, Gerardo, che racconta proprio questa storia: la sua passione per il restauro della sua casa nel Salento, andando a caccia di materiali tipici della zona, ma anche miscelando altri materiali affini. Un lavoro di ricerca a di “artigianato delle ristrutturazione”, che qui Gerardo ci racconta passo passo.

Come si fa una ristrutturazione conservativa


«Vivo a Bologna, ma sono originario del Salento, dove ho ristrutturato una vecchia casa tipica del luogo con le volte a stella, e sia per la ristrutturazione che per l’arredamento tutte le idee e gli spunti le ho prese dalla vostro periodico, Vi invio le foto del mio gioiellino arredato con quasi  tutti mobili di recupero sperando che la mia creazione e il mio stile possa interessare ad altri vostri affezionati lettori.
Ho impiegato circa 4 anni a renderla il mio “gioiellino”. L’ho acquistata nel 2012, innamorato delle volte a stella. Per prima cosa ho ristrutturato il soffitto, perché al mio acquisto le volte erano intonacate, ed è stato necessario riportare a vista la pietra leccese».

Ristrutturare recuperando vecchi materiali

«Poi ho iniziato a cercare i pavimenti in cementine originali dalle vecchie case delle mie zone, ho trovato due bellissimi pavimenti e li ho usati uno nella cucina e l’altro in soggiorno; il resto della pavimentazione della casa è realizzato con pietra di Trani.
L’unica cosa originale della casa è la porta che divide le due stanze.
Per il camino, invece, sono riuscito a recuperare le tavelle di una vecchia casa delle montagne del Modenese.
Per quanto riguarda i mobili:  armadio, credenza e comò sono tutti acquistati nei mercatini e da me restaurati. L’unico mobilio nuovo è la cucina, a eccezione delle mensole che sono state fatte con legni di recupero da una stalla della montagna Bolognese, sempre restaurati da me.
La cucina ho deciso di ricavarla in una stanza fuori dalla casa, nel cortile: lì, dai racconti dei miei nonni so che le signore del paese si riunivano a ricamare.
Ho preso varie idee da CasaFacile: per esempio gli specchi vintage appesi lungo la scala che porta al soppalco, i comodini fatti con cassette di legno, e il tavolo di due colori.
Come potete notare ci sono degli oggetti che sono tipici pugliesi: i “pumi” che  nella cultura popolare meridionale hanno funzione  propiziatoria di buon auspicio in difesa del male».