Un ambiente può assumere infiniti mood grazie al colore. È una magia che ha i suoi segreti... Ne abbiamo parlato con Francesca Valan, color designer, chiedendole: come si fa a trovare i colori giusti per la propria casa? E lei ci ha dato risposte utili e anche sorprendenti.
Come si crea atmosfera con il colore?
«L’atmosfera si crea quando i colori sono coerenti tra loro e in sintonia con le forme, i suoni e le luci. Se ne possono usare molti solo se gli spazi sono semplici e vuoti. Le armonie cambiano con il tempo, oggi è importante mettere i colori in relazione con le luci, che saranno le protagoniste dei prossimi anni, insieme alla musica e al sound design».
Ci sono colori giusti e colori sbagliati in casa?
«No, i colori sono tutti interessanti, come gli ingredienti di cucina, l’importante è saperli abbinare e dosare».
Dopo tanto bianco per gli interni, torna il colore?
«Stiamo vivendo un ritorno ai colori molto importante, era dagli Anni ’80 che mancavano da protagonisti nelle nostre case; ed eccoli, ma aggiornati. Adesso siamo in grado di apprezzare molte più sfumature. I bianchi però non spariscono, diventano leggermente colorati, rosati, azzurrati, avranno una dominante che dialoga con complementi della stessa tinta (per esempio un bianco rosato con una poltrona rosa o un vaso rosso)».
Non solo sulle pareti: come si usa il colore in casa?
«Non è facile questa domanda, è come chiedere: come si cucina? In genere più i colori sono saturi, più piccola è l’area che si copre. Ma questa regola può venire disattesa in un corridoio, che può essere coloratissimo se è solo un passaggio veloce, un ‘bagno’ di colore verso altre stanze. Io suggerisco di scegliere le tinte in base alle preferenze personali e poi, di conseguenza, modificare alcuni arredi per creare armonie. Spesso, facendo il contrario si arriva a schemi che non rispondono ai nostri bisogni emozionali».
C’è un modo giusto di procedere, con i colori?
«Il miglior modo di partire è osservare per qualche giorno i colori che abbiamo in casa, rilevare quelli che ci piacciono di più, decidere quali non abbiamo più voglia di vedere. Poi si scompone il colore nelle sue tre variabili: tinta, chiarezza e saturazione. Prima si sceglie la tinta: rosso o verde, blu o arancione. Questo è il passaggio più facile perché possiamo integrare una tinta già presente,
o scegliere quella che ci piace di più. Poi si sceglie la chiarezza in base alla quantità di luce della stanza e di luce che arriva sulla superficie da colorare. Infine la saturazione, più o meno grigio? Questo dipende da quanto la superficie o l’oggetto deve essere protagonista, in genere più è neutro e più è ‘silenzioso’».
Come si impara il linguaggio dei colori?
«Un giorno ci saranno scuole per tutte le età, come quelle di musica. Al momento si impara da autodidatti, leggendo teorie e mettendole in discussione con la pratica».
Ci sono colori migliori da usare negli interni?
«Ogni cultura ha i propri colori, ogni luogo ha già dei propri colori ‘iconici’. Anche le persone hanno i loro colori, si tratta di mescolarli un po’ tra loro senza paura. Sperimentando nascono nuove armonie».
Come si prevedono le tendenze del colore?
«In genere i colori di tendenza sono quelli che non vediamo da un po’ di tempo, rivisitati con nuove finiture o nuove saturazioni. Chi si occupa di trend sa quali sono i colori mancanti, si tratta di osservare i segnali per calcolare qual
è il giusto tempismo per presentarli sul mercato».
Come si legano le stanze di una casa con il colore?
«Dipende dal carattere della casa. Ci sono molti modi: si può utilizzare la stessa tinta e saturazioni e chiarezze diverse; o prendere tinte diverse con la stessa saturazione».
C’è un numero massimo di colori da usare in un interno?
«Ai miei studenti suggerisco di non superare il numero 7 tra colori, materiali e finiture. Se poi vogliono inserire la musica e un profumo ne rimangono 5. La decorazione vale 2, forma+colore. Gli spazi monocromatici e monomaterici possono accogliere luci e colori, silenzi e profumi».
Come si scopre se un colore è adatto alla nostra casa?
«Tutti i colori sono belli e piacevoli. Dipende da quello che vogliamo ‘mangiare’».
Infine:
«Sceglieteli con calma: i colori hanno bisogno di tempo»