Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ha aperto pochi giorni fa una mostra dedicata alla Olivetti, a cura di Manolo De Giorgi con Ilaria Bussoni e Nicolas Martino.
Un'occasione per scoprire aneddoti e curiosità sull'azienda e per vedere dal vivo una collezione delle iconiche macchine da scrivere che l'hanno resa famosa.
È l’11 agosto 1908 quando Camillo Olivetti rivolge alla moglie «mille baci affettuosi» in una lettera redatta con il prototipo della macchina da scrivere M1, la prima della storia Olivetti, che entrerà in produzione l’anno dopo.
La mostra ripercorre tutti i 110 anni di Olivetti, dalla prima intuizione di Camillo alla "rivoluzione" del calcolo della Divisumma; dalla grafica di Giovanni Pintori ai progetti dei grandi designer industriali (Mario Bellini, Ettore Sottsass, Michele De Lucchi).
Una sezione mostra poi le bellissime fotografie di Ugo Mulas sul lavoro femminile in fabbrica e quelle di Henri Cartier-Bresson presso lo stabilimento di Pozzuoli.
E naturalmente una parte della mostra è dedicata al pensiero illuminato, alla ricerca pratica e teorica di Adriano Olivetti, che ancora oggi può essere di grande ispirazione.