Giardinaggio

Bonus verde 2018 in pratica: come ottenere l’applicazione delle detrazioni

Davide Cerruto Davide Cerruto

Sono emersi approfondimenti applicativi per fruire in modo corretto del bonus, ad esempio come pagare e cosa scrivere in fattura, quali interventi manutentivi sono inclusi e quali no, ecco quali sono.

Abbiamo già analizzato in precedenza alcuni dettagli su chi può fruire del bonus verde e riguardo a quali lavori e in che ambiti (vedi news), ora però è stato fatto un altro passo in avanti sulle procedure. Nei giorni scorsi sono emersi alcuni aggiornamenti sullo stato del bonus che riguardano la tipologia di intervento, gli importi in gioco e le specifiche tecniche per la detrazione.

Ora, dopo l’introduzione del Bonus verde nella Legge di Stabilità 2018 (Art. 1, c. 12 L. 205/2017), si sono riscontrate alcune lacune operative e pratiche su come ottenere l’applicazione delle detrazioni per le sistemazione e verde. Queste lacune sono state colmate nei giorni scorsi grazie da un pool di esperti, coordinato da Assofloro Lombarda (l’associazione che riunisce i florovivaisti lombardi), che ha sollecitato l’Agenzia delle Entrate per avere i chiarimenti necessari.

Le risposte dell'Agenzia, riassunte qui sotto, fanno chiarezza sul modo di intendere determinate operazioni con rilevanza fiscale, consentendo agli operatori di adeguare il proprio comportamento ed evitare contestazioni di carattere tributario.

Che cosa indicare nella fattura?

Inserire nella fattura la seguente dicitura:
In ottemperanza alla Legge 205 del 2017 art.1 comma 12-15 Per la fruizione della detraibilità del 36%

Vi ricordiamo inoltre che il tetto massimo della detrazione (5.000 euro) è da considerarsi Iva inclusa e che è sempre meglio intestare la fattura a tutti i proprietari dell’immobile (marito e moglie, ad esempio).

Come procedere con i pagamenti?

Per fruire del bonus è necessario eseguire i pagamenti con strumenti tracciabili, come ad esempio:
  • Bonifico ordinario
  • Assegni (bancari e/o postali)
  • Bancomat
  • Carte di credito
Nel caso di interventi su parti condominiali, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata versata al condominio entro i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Manutenzione straordinaria e altri interventi

Per interventi straordinari di “sistemazione a verde” sono da ritenersi inclusi:
  • Manutenzione straordinaria di alberi e piante ad alto fusto, quali ad esempio l’abbattimento, la piantagione e la potatura. Gli interventi di cura degli alberi monumentali inseriti nel catasto nazionale.
Sono invece da ritenersi esclusi:
  • La manutenzione ordinaria nel senso di ripetitiva come ad esempio la tosatura di siepi in forma obbligata, la rasatura del prato e via dicendo
Per la realizzazione dell’allestimento a verde permanente di balconi e terrazzi si voglia ricomprendere anche:
  • Elementi di supporto come grandi vasche per i substrati e tutoraggi per piante rampicanti, con funzione di barriera “verde” contro le polveri sottili, da collocare in sede permanente su balconi o terrazzi.
  • Le spese di progettazione e le spese sostenute per la realizzazione del progetto e riferite a indagini e stime approfondite, ad esempio valutazioni microclimatiche e ambientali, analisi del terreno, indagini fitoiatriche e fitostatiche sulla vegetazione eventualmente presente, rese da tecnici e specialisti.

Altri chiarimenti (già intervenuti da parte dell’Agenzia delle Entrate)

  • Nel caso di lavori eseguiti presso condomini, qualora rientrino nella detrazione fiscale si applica la ritenuta del 4%. Non si applica la ritenuta dell’8% da parte degli istituti di credito per i prestatori d’opera.
  • Si rendono applicabili le disposizioni indicate nell'art. 16-bis D.P.R. 917/1986 (TUIR), le quali stabiliscono la riduzione del bonus al 50% per gli interventi realizzati su immobili utilizzati in modo promiscuo.
  • Nel caso di interventi sia su parti comuni che su parti private (anche dello stesso edificio), il bonus raddoppia, e ne spetta uno (di 5.000 euro) per il lavoro sul giardino “privato” e l’altro (per il medesimo importo) con riferimento alla quota di spesa imputabile per gli interventi sul giardino condominiale.