MINI Living torna al fuorisalone per il terzo anno, con un'installaizone che ancora una volta si interroga sulla commistione di spazi privati e condivisi, alla Torneria di via Tortona 32.
Ambienti privati minimi che si alternano ad aree in comune: una superficie di pochi metri quadrati viene utilizzata per creare spazi molto personali e attraenti, che riflettono il principio di "uso creativo dello spazio".
L'approccio alla base del design consente ad ogni unità di esprimere le singole personalità dei propri residenti allo stesso tempo, sottolineando la varietà e la portata del concetto. Le unità abitative sono incorporate in uno spazio condiviso che incorpora funzioni come una cucina in comune, un'area fitness e un atrio. L'installazione adotta strutture esistenti - ad es. pilastri e montanti - e li integra con funzionalità aggiuntive. Il risultato è un micro-quartiere autonomo e vivente in un vecchio capannone industriale. L'installazione evidenzia che anche l'interno di un edificio vuoto può essere utilizzato per arricchire il futuro dell'architettura urbana. Dimostra come i magazzini inutilizzati, i centri commerciali abbandonati e gli uffici possano essere trasformati in potenziali spazi abitativi.
Aree diverse coesistono in un’unica situazione, con la finalità di ottimizzare la scarsità di spazio. Il risultato è formato da ambienti che si incrociano in un puzzle di luce e colori. ‘Communal’ è il mantra del cammino espositivo: Communal Amphitheatre, Communal Kitchen, Communal Garden e Communal Gym. Impossibile non incontrarsi.
MINI LIVING offre soluzioni creative per la vita urbana collaborativa - con un minimo ingombro ma offrendo molte possibilità e un alto grado di flessibilità - spiega Esther Bahne.
I visitatori, possono diventare essi stessi creatori nella Fabbrica delle Idee: in linea con l'idea dell'architettura partecipativa, chiunque può creare le proprie visioni di spazi abitativi urbani, costruendo il proprio modello concettuale.