Prima o poi capita a tutti la giornata no, quella in cui dovresti fare mille telefonate o mille foto e invece ti ritrovi con lo smartphone irrimediabilmente scarico.
Le ragioni possono essere molteplici: un cavo di ricarica rotto o smarrito, le presa dell'accendisigari dell'auto difettosa oppure una semplice dimenticanza. Eppure il rimedio è così semplice, quasi banale: basta portarsi dietro una batteria portatile ed eliminare ogni problema alla radice, inclusa l'ansia da cellulare scarico.
Le power bank sono accessori d'emergenza, o batterie esterne se preferite, in grado di immagazzinare e trasferire energia, soprattutto a tablet e smartphone ma anche fotocamere e camcorder, quando rimaniamo a secco. Per questo stanno diventando rapidamente compagni di viaggio abituali, da mettere nello zaino, in borsetta o nella tasca della giacca.
In circolazione ci sono decine di queste batterie pronte all'uso, tutte all'apparenza simili e contenute nelle dimensioni, basta farsi un giro su Amazon per rendersene conto. La maggior parte delle marche che le commercializzano sono praticamente sconosciute, quindi è sempre buona norma confrontare i principali parametri che distinguono le performance, ad esempio il numero di porte USB, che consente di ricaricare multipli device in simultanea, ma soprattutto la capacità di ricarica, quantificata in migliaia di mAh, ovvero milliampere all'ora.
Ad esempio, se una batteria è da 5000mAh significa che fornisce una corrente di 5000mA in modo continuo per sessanta minuti. Più è elevato questo valore e più la batteria è potente e maggiore la durata.