In quasi vent'anni il design dei robot non è cambiato poi tanto, tranne poche eccezioni sono quasi tutti dei dischi alti una decina di cm e larghi due spanne, ma sono diventati molto accattivanti e rifiniti nei dettagli.
Ma soprattutto, dopo tantissima ricerca e sviluppo e centinaia di modelli lanciati sul mercato, possiamo dire che la tecnologia è matura e i robot sono entrati stabilmente nelle nostre abitazioni e ci aiutano a tenere sotto controllo uno dei mali del nostro tempo: la polvere!
Come sceglierli
Un robot dev'essere valutato per la sua capacità di aspirazione e per la dotazione tecnologica che gli consente di mappare le stanze ed evitare gli ostacoli, ma che ormai comprende la capacità di essere governato dallo smartphone tramite app.
Quindi attenzione ai watt ma anche alle dimensioni: il robot non dovrebbe superare i 9-10 cm in altezza, in modo da intrufolarsi sotto mobili, letti e armadi; deve disporre di almeno un'ora di autonomia prima di tornare alla base per la ricarica; deve avere in dotazione dei muri virtuali, ovvero dei sensori a torretta che scandiscono la pulizia tra stanza e stanza; dovrebbe avere una capacità di stoccaggio della polvere di almeno 0,5 litri.
Quest'ultima caratteristica è molto importante perché la condizione necessaria affinché un robot funzioni bene è lo svuotamento periodico del cassetto della polvere, (oltre alla pulizia e alla manutenzione delle spazzole), quindi più grande è il cassetto e minore sarà la frequenza con cui lo svuoterai. Avete un animale domestico? Acquistate un modello che aspiri senza problemi anche peli di cani e gatti.
Quanto spendere
I robot aspirapolvere non sono giocattoli, ma macchine complesse, performanti e connesse in rete, di conseguenza i modelli di punta dei marchi leader superano tranquillamente i 500 euro; ma si possono trovare modelli affidabili di fascia media con una spesa che si aggira intorno ai 300 euro di listino, un po' meno come prezzo reale al pubblico.