Ecco l’identikit per valutare se il piano a induzione fa per te.
Come funziona
Alimentato da energia elettrica, produce calore grazie a un campo magnetico che viene generato quando le speciali bobine poste sotto il piano vengono a contatto diretto con il fondo delle pentole, che vengono così scaldate senza dispersioni.
I pregi
Il design accattivante e minimalista della superficie lucida e liscia lo rende bello da vedere e facile da pulire.
- Ha un rendimento medio pari al 90% e si scalda molto rapidamente, potendo anche dimezzare i tempi di cottura.
- Il calore, gestito in modo più preciso e controllato che con il gas, si propaga solo al diametro della pentola, annullando il rischio di scottarsi toccando accidentalmente il piano.
- Grazie ai nuovi modelli che permettono di autoregolare la potenza assorbita e di evitare sovraccarichi e al fatto che non si utilizzano quasi mai tutte e 4 le zone di cottura allo stesso tempo e alla massima potenza, non è più scontato che si superino i classici 3,3 kW impegnati di regola dalle utenze domestiche.
- Il piano cottura a induzione installato a filo del top aumenta la superficie utile del piano di lavoro.
I difetti
Oltre ad avere costi maggiori rispetto a un piano a gas, richiede delle pentole ad hoc, dotate di un fondo piatto e ricco di materiale ferroso, senza il quale non potrebbe attivarsi il campo magnetico.