Il fascino senza tempo delle stanze vissute, ricche di storie da raccontare, l’allure nostalgica degli oggetti dimenticati, i dettagli unici da spolverare. Sono questi i particolari che Stefania cerca in una casa. Li ha trovati nell’appartamento Anni ’30 a Milano, che ha scelto per sé, le figlie Ginevra, Tea e Nina, e il cane Ciro.
Eclettico, fortemente decorativo e libero dagli schemi, lo stile di Stefania è una costante ricerca di mobili vissuti, restaurati e trasformati con il supporto di abili artigiani, e di oggetti insoliti scovati qua e là, da mixare di getto. Fanno da sottofondo a tutti i progetti una lieve ispirazione nostalgica, la passione per i tessuti e un personale senso del colore.
Le scelte fatte
Le modanature e gli stucchi originali alle pareti, la vetrata, i serramenti d’epoca, il parquet intarsiato: Stefania ha lasciato tutto com’era. «Gli spazi erano già abbozzati, bisognava solo trasformare lo schizzo in disegno e saperlo ‘dipingere’» racconta. «Per me la casa è come un quadro da colorare, da ammirare e vivere tutto d’un fiato».
Il tocco di stile
Una palette intensa e audace, che abbina il rosa corallo ai verdi, veste le stanze ricche di personalità. Fil rouge del restyling è la carta da parati che incornicia l’ingresso, crea divisori visivi ed estetici e reinterpreta i mobili con uno stile davvero unico.