Nel living, la credenzina è avorio décapé, come le vecchie ante che fanno da cornice e danno profondità al living. Lettere simili, in ferro, da [Novità Home, cm 33h €34,50]. Il verde ricorre anche nei cuscini del sofà e nei tanti oggetti rétro.
Il tavolo da pranzo è in assi grezze e per sedersi ci sono panchine da esterno. Mentre i piccoli mobili rustici intorno servono a contenere, senza ricorrere a una moderna parete attrezzata, che qui stonerebbe!
Tavolino industrial simile a Manufaktur [Kare, cm 100x100h €442]; poltroncina in canna [€100 http://www.brocantedelabruyere.com], poltrona Fifties rivestita in scozzese. Dalla porta a vetri si vede l’entrata, dove il cassone contadino fa da deposito.
Sul pavimento in graniglia, la cucina moderna si confonde con tavolo e sgabelli di recupero. Le ante smussate e a vetrina sono simili a Bodbyn, con maniglie Fåglavik [Ikea]. La vela in metallo, su misura, cela la cappa.
La boiserie a tutta altezza, dà risalto al copriletto africano, simile a Felce [Altromercato, cm 260x260 €105] e ai cuscini di [Pierre Frey] Le persiane décapé, ai lati del letto, evitano l’effetto ‘parete spoglia’, leggi sotto il fai-da-te
In camera, una brandina raw (scovata in un negozio di ‘militaria’), il manichino romantico e le leggerissime tende indiane. Il tocco finale? Una vecchia camicia appesa e decorata con foto d’epoca fa... pezzo d’arte!
Ecco come portare la campagna in città in modo raffinato: con mobili-tradizione décape, tanti verdi e un'avvolgente atmosfera shabby-chic
Lo stile shabby provenzale e Ariane (la proprietaria di questa casa) hanno molto in comune: la sua terra di origine è la Provenza! Ben presto lei ha lasciato le vigne di famiglia per studiare Textile design a Parigi, poi per lavorare a Philadelphia e a New York, intrecciando la sua carriera creativa con marchi tessili di prestigio, da Larsen a Pierre Frey e Boussac, da Colefax and Fowler a Manuel Canovas: è tornata a Parigi come direttore artistico proprio di quest’ultimo. Ma quando si è trattato di arredare l’appartamento primi ’900 (comprato per avere una stanza in più per i figli adolescenti), è tornata a galla la sua voglia di natura, con l’amore per i mobili-tradizione, i tessuti écru e la palette infinita dei verdi, che la riportano in campagna.
La cucina racconta chi è Ariane: «Amo circondarmi delle storie degli altri, mi piacciono le cose usate che continuano le loro vite dentro casa mia. Ho iniziato a raccoglierle a 8 anni e non ho mai smesso» racconta. Per Ariane vintage vuole dire semplicità di una volta, materiali grezzi e schietti, che conservano la patina del tempo. Ad armonizzarli, non solo i verdi giada e muschio dei tessuti e degli oggetti di vetro, che lei adora, ma anche tante piante. Un insieme pensato con il desiderio di portare quiete in una casa metropolitana.
Per lavoro Ariane è immersa nei tessuti di lusso, con decori importanti e in mille varianti di colore. Per contrasto, in privato vuole solo sottotoni neutri. Come in camera, dove i piccoli armadi guardaroba sono grigio scuro e i tessuti a righe rigorose. Non si può negare che, anche qui, ci sia un affollamento di cose e accessori: se non risulta eccessivo, anzi equilibrato, ancora una volta è per merito dei ‘non colori’. D’altra parte la padrona di casa non rinuncerebbe mai a quel che ha scovato all’Amish Market di Filadelfia o nei mercatini antiquari in Provenza. A Parigi frequenta il marché Popincourt, in Bd Richard-Lenoir il martedì e venerdì mattina, e lo consiglia a tutti, anche ai non parigini!
Fai-da-te
Le vecchie ante a persiana incorniciano il letto e reggono cestini portatutto e lampade a pinza. Se vuoi ‘decapare’ il legno, fai così: svernicialo e poi passa della cera trasparente unita a pigmento bianco, darai risalto alle venature, come vuole lo stile shabby-chic! In alternativa puoi creare un paravento unendo 3 ante simili con cerniere anticate.