Enzo Mari in questo oggetto geniale e ieratico innesta tutto il proprio percorso artistico-geometrico dell’Arte programmata, fa suo il ‘less is more’, provoca l’interazione, arriva a rendere pratiche le teorie sulla durata nel tempo dell’oggetto (la sua antisenescenza) e soprattutto – ciò che ne decreta il successo negli anni – disegna un oggetto bellissimo, internazionale, tradotto poi in molte lingue. Un’icona davvero immediata ma che da subito assume quell’aura particolare, tipica di un certo design italiano, che la sposta automaticamente nel mondo dell’arte, degli oggetti immancabili, istantaneamente riconoscibili e capaci di far sentire la loro mancanza. Mari non lo ammetterebbe mai, ma siamo di fronte a un oggetto ‘sentimentale’.
Un oggetto di design non è solo quello che si vede ma tutto ciò che esso rappresenta.
designer: Enzo Mari (Cerano, NO, 1932)
produttore: Danese
prezzo: da € 127
progettata nel: 1963
idea: un calendario più che perpetuo... immortale!
materiali: alluminio anodizzato e pvc.
versioni: è tradotto in varie lingue (oltre all’italiano è disponibile anche in inglese, francese e tedesco). La base è sempre in alluminio anodizzato. Due i colori,
nero o rosso.
Lo sapevi che: Il carattere scelto da Enzo Mari per il Formosa, un rigorosissimo Helvetica, dichiara la sua lunga militanza nel mondo della grafica. Creato nel 1957 dal designer svizzero Max Miedinger, l’Helvetica è stato subito apprezzato e scelto per marchi aziendali, nelle stampe artistiche e per la comunicazione pubblicitaria e d’impresa.
Nel 1989 fu anche scelto come carattere ufficiale della segnaletica della città di New York (e anche il ‘Noorda’ ideato da Bob Noorda per le stazioni e le linee della Metropolitana milanese è una rivisitazione dell’Helvetica).