Cosa determina il colore blu nei fiori?
Gli antociani, tra i più comuni pigmenti presenti nei frutti e nei fiori (il nome deriva dal greco ‘anthos’ fiore e ‘kyaneos’ blu) possono assumere varie colorazioni virando dal rosso al blu. La colorazione del fiore dipende quindi dal pH del terreno: se è acido la tonalità volge al rosso, se è basico al blu; con pH intermedi tende a combinazioni violacee tra rosso e blu. Può succedere che su una stessa pianta ci siano fiori con sfumature diverse.
Agapanto
Si presta alla coltivazione in vaso purché non prenda colpi di vento e sole diretto. I fiori compaiono all’inizio dell’estate e durano circa un mese. Teme le gelate invernali e durante l’estate va bagnato spesso e rifornito di concime.
Lobelia
Facile da coltivare, fiorisce per tutta la stagione nei giardini rocciosi o in vasi appesi. Ama posizioni a mezz’ombra, annaffiature regolari e un terriccio umido. Per incentivare le fioriture, elimina le parti apicali secche e sfiorite. liriope
Si riconosce dalle foglie nastriformi sempreverdi e dai fiori a spiga che svettano da agosto all’autunno. Predilige luoghi assolati, annaffiature frequenti e non teme le gelate.
Lithodora
Dal portamento strisciante, cresce vigorosa in terreni acidi e in luoghi soleggiati ma riparati dal vento. In primavera si riempie di fiorellini stelliformi che durano tutta l’estate.
Clematis
È un rampicante che ha ibridi che fioriscono sino a ottobre, a patto che abbia le radici al fresco e i fiori al sole. Dalla crescita esuberante, viene coltivata in tandem con le rose su alti graticci.