Quest’arte giapponese, così ricca di storia, emana un fascino che può intimidire; eppure, ci dice l’esperta Jenny Favari, fondatrice dello Studio Spazio Bianco, per praticare alcuni stili di Ikebana non occorre essere esperti
Ultimamente, grazie ai corsi online sperimentati nel lockdown, ho notato che sempre più persone si avvicinano a questa disciplina, alla ricerca di un piacere che allena creatività, concentrazione e calma interiore. (Jenni Favari)
Come molte arti tradizionali giapponesi, anche l’Ikebana chiede di stare ‘in ascolto’ di sé e della natura. La composizione che ci mostra Jenny è creata secondo lo stile Nageire, caratterizzato dalla spontaneità di esecuzione, che enfatizza la naturale bellezza del materiale usato. Si contrappone agli stili più artefatti e complessi da realizzare.
La composizione è formata da tre rami principali, accompagnati da vari rami più piccoli.
- Scegli un vaso alto e stretto e riempilo d’acqua, si presterà alla forma orizzontale che daremo. Per mantenere i rami nella posizione desiderata, puoi costruire forcelle orizzontali con pezzi di rami fissati contro il bordo del vaso, a formare una croce.
- Prendi i rami di aucuba e gli steli delle due ortensie e togli le foglie dalla parte che andrà in acqua. Steli e rami troppo lunghi vanno tagliati in diagonale, per ancorarli al vaso. I gambi si tagliano sempre sott’acqua per garantire un veloce assorbimento ed evitare bolle nei canali linfatici dello stelo.
- Ora inserisci i rami nel vaso. Il ramo Shin definisce il carattere e la linea della composizione. È lungo una volta e mezzo o due la lunghezza del vaso. Nel Nageire orizzontale questo ramo si appoggia su un orizzonte immaginario. Il ramo Soe è la metà di Shin e va posizionato dalla parte opposta; il ramo Hikae è un terzo di Shin e va posizionato al centro, in basso.
- Per ultimi inserisci i fiori, nel nostro caso due ortensie: le abbiamo scelte per rispettare la stagionalità e il ‘km zero’. Puoi spruzzare rami, fiori e foglie con un vaporizzatore, specie se fa caldo.
e poi... Lo studio di Jenny è a Mantova, in uno spazio dedicato a creativi e start-up, R84 Multifactory: scopri il loro progetto comune ‘Bosco Post Industriale’.