Il tetto ventilato
è il sistema con il quale tra lo strato isolante e le tegole si crea un canale di ventilazione naturale che aiuta a smaltire il calore estivo e a espellere il vapore acqueo invernale. Si può realizzare con un doppio strato di pannelli isolanti in lana minerale di roccia SmartRoof Thermal che, con uno spessore complessivo di 14 cm, garantisce la protezione termica entro i limiti richiesti per città della zona climatica C, come Bari [Knauf Insulation, misure e prezzo su progetto].
Il cappotto termico è la tecnica isolante che elimina ogni punto
freddo e disperdente della superficie con la quale la facciata viene rivestita da più
strati (ognuno con un suo ruolo protettivo) posati in successione, a partire dai pannelli
isolanti che, a loro volta, sono protetti da un’armatura e da un intonaco rinforzato.
Ne è un esempio il cappotto weber.therm comfort G3 realizzato con l’isolante in lana di vetro Isover Clima34 G3 che, con spessori fino a un massimo di 12 cm, garantisce una protezione termica entro i limiti richiesti per città della zona climatica E, come Milano [Saint Gobain Italia € 43/mq + posa].
Caldaie a pellet ad alto rendimento certificate 5 stelle (sono abbinabili ai pannelli solari termici per facilitare il salto di 2 classi energetiche). Dotata di sistema automatico di pulizia e di display con Wi-fi integrato per la gestione da remoto, PR 30 riscalda tutta
la casa fino a 855 mc [La Nordica Extraflame, cm 82,2x81,7x140h € 5.800].
Caldaie a pellet ad alto rendimento certificate 5 stelle (sono abbinabili ai pannelli solari termici per facilitare il salto di 2 classi energetiche). Compatta e con Wi-Fi integrato, Selecta 15Q riscalda da150a190mqeva abbinata
a un ‘puffer’, cioè un serbatoio di accumulo che permette di avere sempre una riserva di acqua calda [Red, cm 60,4x65,4x122,5h € 3.935 + Iva].
Caldaie a pellet ad alto rendimento certificate 5 stelle (sono abbinabili ai pannelli solari termici per facilitare il salto di 2 classi energetiche). In base alle diverse potenze, KP soddisfa il fabbisogno termico di case anche oltre i 130 mq. Il sistema autopulente e il grande serbatoio riducono al minimo gli interventi sulla caldaia [Palazzetti, cm 70x72x136h prezzo su richiesta].
Il tetto caldo è una delle tecniche con cui si isolano i tetti piani, interponendo i pannelli isolanti fra uno strato di materiale che impedisce il passaggio del vapore acqueo e uno strato di materiale impermeabilizzante, il tutto rivestito da una pavimentazione. Qui accanto, il tetto caldo realizzato con l’isolante minerale Isover Superbac Roofine® G3 che, con spessore fino a 18 cm, assicura un ottimo isolamento acustico e rientra nei limiti di prestazioni termiche richiesti per città della zona climatica E, come Torino [Saint Gobain Italia da € 13,12 a € 34,54/mq + posa].
Pompa di calore All-in-one in classe A+++, THERMA V Split R32 ha il serbatoio di acqua calda da 200litriintegratonell’unità interna di design, che riscalda e raffresca la casa e produce acqua calda sanitaria rispettando l’ambiente. Risponde ai requisiti di efficienza per accedere al Superbonus [LG Electronics, cm 60,2x 68x181h l’unità interna, prezzo su progetto].
Caldaia a gas Modulex EXT con potenze da 22 a 1.158 kW adatta per impianti centralizzati di condomìni da 8 fino a circa 50 unità abitative che si trovano nelle zone climatiche più fredde D, E e F [Unical, misure e prezzo su progetto].
Caldaia a condensazione a gas a basamento Vitocrossal 100, per l’impianto centralizzato di condomìni di varie tipologie che, per esempio, si trovano in città di zone climatiche D, come Roma, o E, come Modena [Viessmann, misure e prezzo variabili in base alla potenza da 80 a 318 kW].
Pompa di calore Compress 7000i AW con unità interna dotata di bollitore integrato per il riscaldamento e raffrescamento della casa e per la produzione di acqua
calda sanitaria. In classe A+++ e con potenza da 5 a 17 kW, è adatta per impianti di singole unità abitative da 75 a circa 350 mq [Bosch, misure su richiesta da € 7.350 + Iva].
Sistema ibrido certificato
Hybridcell-SA composto da caldaia a condensazione Vitodens e pompa di calore monoblocco da installare sul balcone; contribuisce a scalare 2 classi in condomìni di città come Milano, in zona climatica E [Viessmann, prezzo su progetto].
La pompa di calore
con potenza da 10 kW in su, Easy Pump è ad alta efficienza per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria per case fino a 250 mq poste nelle zone climatiche D, E e F. Per garantire maggiore efficienza viene abbinata al sistema radiante a pavimento [Rehau, misure su richiesta da € 5.000 + Iva e installazione].
Il sistema integrato
Comfort Box Solar per il riscaldamento
e la produzione di acqua calda sanitaria comprende la pompa di calore con serbatoio di accumulo e i pannelli solari termici per produrre acqua calda a costo zero. In classe A+++, è adatto a riscaldare abitazioni monofamiliari anche
nelle zone climatiche D, E e F [Cordivari, misure e prezzo su progetto].
Il sistema integrato SMA 110 Energy Solution: garantisce sia la produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento, e raffrescamento di singole unità abitative, sia la produzione di energia pulita con un risparmio in bolletta che può raggiungere l’80%, garantendo così il doppio salto di classe energetica. La soluzione è composta da pannelli fotovoltaici, inverter (per trasformare l’energia solare in elettricità alternata per usi domestici), sistema di ricarica per veicoli elettrici, dispositivo per la gestione smart dell’energia, batteria di accumulo, pompa di calore in classe A+++ e caldaia a condensazione [SMA Italia, misure e prezzi su progetto].
In questa intervista doppia, la commercialista Giorgia Salardi e il nostro esperto Paolo Manca ci spiegano in modo semplice cosa sono i 'lavori trainanti'.
Scopri i lavori trainanti per accedere al SuperBonus 110%. Sfoglia la gallery e avrai una panoramica sulle migliori soluzioni di prodotto.
(n.b. le sigle |gs| e |pm| permettono di distinguere le risposte dei due esperti).
Quali immobili riguarda il Superbonus?
I condomìni residenziali, ossia con più del 50% delle unità a uso abitazione (quindi sono esclusi gli edifici per uffici), le unità immobiliari singole come le villette monofamiliari, le unità funzionalmente indipendenti (con impianti acqua, luce, gas e riscaldamento autonomi) con accesso privato dalla strada o tramite cortili e giardini attraverso cui si accede ad altri immobili. |gs|
In un condominio residenziale, un ufficio o un laboratorio, hanno diritto all’agevolazione?
Se tale unità partecipa alle spese condominiali per gli interventi trainanti ha diritto alle agevolazioni (anche per i lavori trainati). E se, a seguito dei lavori, un immobile passa da altra categoria catastale ad abitazione come riportato nella relazione tecnica di progetto ed esecuzione dei lavori, potrà sfruttare il Superbonus. |gs|
Quali lavori danno diritto al Superbonus?
Occorre realizzare almeno uno dei 3 interventi obbligatori, detti ‘trainanti’ perché prioritari per migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio (potenzialmente potrebbero già da soli scalare le 2 classi energetiche) e perché fanno da traino ad altri interventi complementari detti ‘trainati’ che, concorrendo alla riqualifica energetica, vengono ‘trascinati’ anch’essi nella maxi detrazione. Attenzione: gli interventi trainati danno diritto al Superbonus solo se vengono realizzati insieme ad almeno uno degli interventi trainanti. |pm|
Quali sono i 3 interventi trainanti?
ISOLAMENTO TERMICO dell’involucro esterno di edifici dotati di impianto termico. L’intervento deve riguardare almeno il 25% delle superfici che disperdono calore: entrano nel calcolo solo i muri perimetrali e il tetto piano o inclinato (non finestre, portoni e vetrine dei negozi). In pratica, dipende tutto da come è fatto l’edificio: se la copertura è così estesa da raggiungere il 25%, basterà isolare il tetto a falda con la tecnica del tetto ventilato e i lastrici solari (tetti piani) con la tecnica del tetto caldo; le pareti perimetrali più estese si isolano con la tecnica del cappotto termico. Vanno utilizzati solo materiali isolanti certificati CAM (rispondenti ai Criteri Ambientali Minimi imposti dal Ministero dell’Ambiente e relativi alla riciclabilità e sicurezza dei materiali) e bisogna ottenere uno specifico grado di protezione termica richiesto, diverso per le 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia che vanno dalla zona A, la più calda, alla F, la più fredda. |pm|
SOSTITUZIONE DELL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ESISTENTE con un nuovo impianto iper-efficiente di riscaldamento (volendo anche di raffrescamento) e produzione di acqua calda sanitaria. Si possono installare caldaie a condensazione dalla classe A in su, pompe di calore ad alta efficienza, sistemi ibridi (pompa di calore + caldaia) e pannelli solari termici per produrre acqua calda solo se integrati nel nuovo impianto termico. Inoltre, nelle zone dove vengono rispettati i valori limite di biossido di azoto e di Pm10 nell’aria (non sottoposte quindi alle cosiddette Procedure di infrazione comunitaria) e non raggiunte dal gas metano, si possono installare caldaie a biomassa certificate a 5 stelle (quindi a bassissime emissioni inquinanti), solo se l’abitazione è indipendente. Infine, per i Comuni montani in regola con la qualità dell’aria e raggiunti da gas metano è considerato trainante anche l’allaccio al teleriscaldamento. |pm|
INTERVENTI ANTISISMICI per mettere in sicurezza gli edifici nei luoghi ad alto rischio sismico, suddivisi in zone 1, 2 e 3. Alla zona 1, per esempio, appartengono Friuli, Umbria e Molise. |pm|
Ci sono limiti di spesa?
Per il cappotto la spesa massima prevista è di €50.000 per l’unità immobiliare singola autonoma, di €40.000 ad unità per condomini da 2 a 8 unità e €30.000 ad unità per gli immobili oltre l’ottavo. Per esempio, in un condominio con 15 appartamenti si calcolano €40.000 cad. per i ‘primi’ 8 e €30.000 cad per i restanti 7. Per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione condominiale, le spese massime recuperabili sono di € 20.000 cad. per le prime 8 unità e di € 15.000 per ogni unità in più. Se l’impianto viene sostituito nell’unità singola, il limite di spesa è di € 30.000. Il totale della spesa compresa entro questi limiti sarà recuperato in 5 rate annue, divise per ciascuna unità in base ai millesimi di proprietà. |pm|
Il Superbonus si applica solo ai lavori?
No, la detrazione del 110% vale anche per perizie, spese professionali del tecnico (per le APE) e dei professionisti che progettano e seguono i lavori, acquisto dei materiali, installazione dei ponteggi, smaltimento dei materiali rimossi. |pm|
La sostituzione della caldaia centralizzata in condominio è trainante anche per chi vi lavora?
Se in condominio viene installata la nuova caldaia centralizzata, tutti i condòmini possono godere del Superbonus, anche proprietari o locatari di uffici, studi professionali, banche, laboratori e negozi posti nel condominio anche se non sono persone fisiche, perché i loro locali godono del calore prodotto dalla nuova caldaia. |pm|
Nei condomìni con appartamenti termoautonomi la sostituzione delle singole caldaie è trainante?
No, perché l’obiettivo del bonus è garantire una riqualificazione totale dell’edificio.Però se il condominio isola contestualmente il tetto o le pareti esterne (intervento trainante), allora sì, ognuno può sostituire la propria caldaia autonoma e detrarla al 110% (intervento trainato). In questo caso però, i proprietari o locatari di uffici, laboratori e negozi nel condominio possono accedere al Superbonus solo per l’intervento trainante: se installano una nuova caldaia a condensazione in classe A con valvole termostatiche e sistema evoluto di termoregolazione la detraggono al 65%. |pm|
C’è un’eco-alternativa alle caldaie autonome nel condominio che fa il cappotto?
Certo: uno dei nuovi sistemi ibridi che integrano in un unico impianto 2 fonti di energia, quella fossile della caldaia e quella rinnovabile della pompa di calore. In base alle condizioni climatiche esterne e ai fabbisogni del momento, i due elementi lavorano insieme o si alternano, per razionalizzare l’energia che serve a riscaldare la casa e produrre acqua calda sanitaria (e, volendo, anche per raffrescare gli ambienti). Più si ricorrerà alla pompa di calore, maggiore sarà l’efficienza del sistema e la sostenibilità dell’impianto ibrido (trainato al 110% dal cappotto). Per accedere al Superbonus, i sistemi ibridi devono essere certificati, quindi espressamente concepiti come tali dal produttore. |pm|
La pompa di calore garantisce automaticamente la scalata di 2 classi energetiche?
No, non è automatico. L’installazione della pompa di calore va progettata tenendo conto di molti fattori. Per esempio, se anche sulla carta riesce a garantire il doppio salto di classe, una volta in uso il suo rendimento nei periodi più freddi potrebbe essere così basso da risultare inefficiente e addirittura aumentare i consumi, invece di ridurli. Ecco perché, anche se è trainante, è sempre consigliabile scegliere formule che abbinino alla pompa di calore pannelli solari termici e/o fotovoltaici. |pm|
L’impianto solare termico per produrre acqua calda sanitaria è trainante?
Se serve solo a portare acqua calda ai rubinetti è trainato dall’installazione, per esempio, di una pompa di calore. Se invece è già parte di un sistema integrato di climatizzazione progettato in modo da contribuire fattivamente a riscaldare l’acqua dei radiatori o di un sistema radiante a pavimento, rientra (con il nuovo impianto) nei lavori trainanti. |pm|