‘Kokoro’ in giapponese significa cuore ed è il nome del sistema di sedute disegnate da Federica Biasi per creare una stanza nella stanza [Manerba, sistema modulare composto da sedute, alcove, pannelli e tavolini. Prezzo su richiesta].
In materiali riciclati e a loro volta riciclabili, i pannelli fonoassorbenti magnetici Paddle aiutano ad assorbire i rumori di fondo [Ronda Design, disponibili
in forme e colori diversi, completamente sfoderabili e lavabili, da € 390,40].
La carta
soundproof
in pochi mm, e con stampe
ad alta risoluzione, ostacola le onde sonore e
assorbe riverbero e rumori, dall’esterno e dall’interno,
per un migliore isolamento acustico [Tecnografica, disponibile in tutte le fantasie a catalogo, da €92/mq].
Da copiare: luce e colore per ‘la stanza che non c’era’ Questa foto mostra un modo geniale di creare un angolo per gioco, fitness, yoga, musica, ecc. con la presenza di ciò che più ci ‘attiva’: la luce naturale. Basta la finestra giusta e una striscia di colore che definisce lo spazio [in foto, finestra Velux GPL con tenda
filtrante plissettata FHC].
La carta da parati
WP/Acoustic ha qualità fonoassorbenti e
fonoisolanti in soli 3 mm di spessore, e ora anche antimicrobiche grazie al protettivo Wallsilk®Antibatterico che
elimina fino al 99,9% dei batteri
[WallPepper®/Group, in vari colori e disegni, da € 109/mq].
Colore, divisori, accessori fonoassorbenti: e voilà, un angolo tutto per sé
Prima della pandemia, la tendenza era abbattere le pareti per unificare gli spazi; oggi è dividere per ricavare più stanze.
Ma non per forza di muri si parla: pannelli, paraventi, tende, piante... sono tantissime le soluzioni per individuare le zone. E c’è un alleato alla portata di tutti: il colore! Delimitare lo spazio con una nuance a contrasto definisce un ambiente e lo caratterizza. Una tinta pastello per creare un ambiente rilassato e che faciliti l’attenzione, una pop per un’iniezione di energia e vitalità.
Poi c’è la carta da parati, che è sempre una scelta scenografica e oggi, con le versioni antibatteriche e addirittura fonoassorbenti, può essere un vero strumento per migliorare la vivibilità dello spazio. La co-abitazione intensa ha svelato una nuova criticità: l’inquinamento acustico indoor. I pannelli fonoassorbenti diventano quindi elementi funzionali (e molto decorativi!) con una vasta gamma di forme e colori.
Queste piccole accortezze sono i primi passi per rivoluzionare le case in una riorganizzazione da ‘cucirsi addosso’ come un abito su misura. La casa deve facilitarci nel rispondere alle nuove esigenze, deve accoglierci, ‘casa’ del resto è sostantivo femminile... sarà un caso?!