Luce diffusa
È quella che va in tutte le direzioni e, illuminando l’ambiente in modo omogeneo, ammorbidisce i contrasti. L’effetto è simile a quello della luce diurna, con ombre attenuate.
Luce diretta
Si ha quando il fascio luminoso viaggia verso una specifica direzione e genera un netto contrasto tra la zona illuminata e la zona d’ombra. Ideale se si vuole un’illuminazione funzionale. La luce diretta attira l’attenzione ed è perfetta anche per mettere in risalto un oggetto. Se è l’unico elemento acceso in una stanza, una lampada che emette luce diretta crea atmosfere intime e raccolte.
Luce indiretta
È caratterizzata da un fascio luminoso indirizzato verso i soffitti o le pareti che, riflettendosi, si diffonde in maniera omogenea attenuando le ombre. Ne scaturisce un’illuminazione molto confortevole, poiché la sorgente della luce non è visibile e genera quindi un’atmosfera molto calda e accogliente.
Luce diretta e indiretta
Una tipologia di illuminazione che si potrebbe definire multitasking: la luce è indirizzata verso due direzioni distinte (solitamente verso il basso e verso l’alto), garantendo così un’illuminazione sia funzionale sia estremamente confortevole ed evitando ‘l’effetto caverna’ che può creare una singola luce diretta.
Una cosa da sapere: nella descrizione delle lampade, i W(att) indicano la 4 potenza dei Led o delle lampadine, i K(elvin) la ‘temperatura’ di colore della luce: tra 2.700 e 3.300K si ha una luce calda. Tra 3.300 e 5.300K è neutra; da 5.300 K in su si ha luce fredda.