Immaginate che ogni classe abbia banchi e sedie che si ripongono in appositi armadi sulle pareti, disegnati apposta per accoglierli; immaginate che da quegli armadi escano, quando serve, arredi simili a divanetti. Immaginate un’aula che si trasforma di ora in ora per permettere agli insegnanti e agli studenti di vivere momenti formativi diversi dalla didattica frontale.
È la scuola dei sogni impossibili, direte voi! Ma non è così: questo progetto di aula scolastica ‘trasformista’, dedicata alla scuola d’infanzia e alla scuola primaria, è assolutamente concreto, ed è stato curato dallo studio di progettazione Stefano Boeri Interiors, al fianco di Napisan, nell’ambito dell’iniziativa ‘Igiene Insieme’.
Il primo prototipo di un’aula così sarà consegnato a fine anno alla scuola Primaria Plesso Collodi dell’IC Barozzi Beltrami di Rozzano (MI), che ha vinto il contest di Igiene Insieme, grazie alla professoressa Sonia Mazzola che ha proposto la sua classe per questa sperimentazione di spazi diversi.
L’architettura serve anche (soprattutto?) a questo: progettare in modo nuovo gli ambienti in cui svolgiamo le nostre attività può diventare un traino per modificare abitudini e introdurre nuovi modi di fare... in questo caso, di insegnare.
- Orientamento libero. dei banchi per adattarsi alle diverse attività e stimolare l’interazione.
- Anche palestra. Via i banchi per fare ginnastica in aula e viverla anche in orario extra scolastico.
- Arredi mobili. Permettono di vivere gli spazi a seconda del momento della giornata.