C’è una luce speciale quando si arriva all’ultimo piano: le finestre sono a un livello più alto degli alberi che costeggiano la strada e gli autobus sembrano sfilare
in silenzio, su e giù per Ladbroke Grove. Il living ha una pianta aperta a forma di L, con ‘credenziali’ multiuso: tra cucina e salotto, la scrivania offre lo spazio perfetto per lavorare da casa. Il cassetto nasconde un piano di lavoro estensibile.
Jean e Navjeet amano esporre
i bei libri e gli oggetti e celare alla vista quelli che non gli piacciono ma che risultano utili: quindi, ai lati del camino, hanno previsto dei mobili chiusi che nascondono i cavi dell’impianto audio e offrono spazio contenitivo prezioso. Sulle mensole, invece, foto, copertine di libri che diventano opere d’arte, maschere indiane e messicane.
Sedie Quaker vintage [Ercol] e due WW, blu e rossa di [Hayche], fotografia in bianco e nero Collision, di Casey Moore e Claire Alexander. luce da terra [Habitat].
L’installazione di un lucernario – che moltiplica la luce e la ventilazione dello spazio – ha suggerito la progettazione
di una scala su misura che servisse come punto di accesso per la manutenzione
del tetto. La scala, quando non serve, ruota e fa da scaffale: ispirata dal designer Muller Van Severen, noto per il suo lavoro con il metallo, occupa il minor spazio possibile.
Come si conviene nelle cucine a pianta aperta, gli architetti hanno previsto l’integrazione degli elettrodomestici
e dei bidoni della differenziata, e una dispensa in sostituzione dei pensili. La composizione termina con una spalletta, pensata in anticipo, alta quanto la cucina per i bambini: quest’ultima sembra quasi un prolungamento (mini) della prima. Un modo intelligente
per far giocare liberamente i piccoli.
Cucina su misura progettata da Trellik Design Studio, piano di lavoro acciaio inox opaco [MPM Engineering], vernice effetto neon [Bristol], pomelli dei cassetti [Dowsing & Reynolds] luce a soffitto [Terence Woodgate]. Cucina per bambini Duktig [Ikea, cm 72x40x109h € 99].
«Il ripiano estraibile è stato un omaggio all’amante del vino francese che è in me. Per darvi un’idea del livello di dettaglio in cui siamo entrati, considerate che la base di un bicchiere da vino rispetto a un bicchiere da Martini varia enormemente, quindi ho creato partizioni su misura per assicurarmi di far entrare quanti più bicchieri possibile!» spiega orgoglioso Jean.
Nell’oblò, il set teiera a forma di pesce e tazze è opera di un’amica di Jean, la ceramista [Simone Perrotte]. I bicchieri da cocktail vintage vengono invece dal Canada.
La rappresentazione 3D raffigura il layout invertito, con l’ingresso che conduce alla zona notte e il living in mansarda, direttamente collegato con la terrazza. Il risultato è uno spazio abitativo perfetto per la filosofia ‘open house’ amata da Jean, che ha imparato ad apprezzarla in Francia.
All’ingresso si è ricavata una zona dove lasciare le scarpe e gli indumenti indossati all’esterno. È la cosiddetta ‘stanza del fango’, tipica dei Paesi nordici. Idea da copiare!
Proprio all’ingresso (foto a destra), parte un ‘binario’ in legno che delinea – letteralmente – il percorso verso la zona più alta della casa. Inizia come un appendiabiti dietro la porta di ingresso, quindi mette in mostra di tutto, dalle strisce di fototessere fatte nella cabina fotografica ai disegni dei bambini, dai mini- biglietti di ringraziamento ai ricordi del loro matrimonio: oggetti raccolti nel tempo che celebrano la casualità e il senso di famiglia e sono lì per essere goduti.
Letto a castello su progetto di Trellik Design Studio, realizzato da [Atelier GA]. Cerchi un modello di produzione, in pino? Ci sono Mydal [Ikea, cm 206x 97x157h € 199]
e Mika, modello evolutivo che puoi dividere in due letti singoli [Maisons du Monde, cm 204x100x142h € 599].
La camera dei bambini è piccola e, quando hanno considerato i letti a castello, Jean e Navjeet
hanno scoperto che la maggior parte delle opzioni sul mercato era troppo ingombrante. In risposta, hanno progettato loro stessi un letto compatto che è stato fissato al muro per risparmiare più spazio possibile e che, sotto, è dotato di cassetti incredibilmente profondi che funzionano come bauli estraibili per i giochi.
Gli adulti usano i gradini, i più piccoli... lo scivolo! Questa è stata l’unica richiesta di Quentin, poi realizzata su misura dal falegname amico della coppia, Gustave Andre, utilizzando del Valchromat® nero e del feltro adesivo per rallentarne la corsa!
Una casa su 2 piani (con la zona giorno sopra!) in cui i proprietari si sono progettati da sé molti arredi, con soluzioni furbe e uno spirito casual che fa sentire subito accolti.
La casa di Jean e Navjeet si trova agli ultimi due piani di un palazzotto a schiera costruito nel 1880, nello stile architettonico tipico di Kensington e Notting Hill, dove la coppia vive. Entrambi architetti di Trellik Design Studio, fondato da Jean, si sono incontrati quando lei, Navjeet, faceva il tirocinio a Londra e questo era l’appartamento di Jean, rifugio di amici e creativi sempre di passaggio. Cominciata la vera vita familiare, la coppia ha pensato di rivederlo.
Le scelte fatte
«È un esercizio straordinario progettare il proprio spazio, perché conosci ogni problema da risolvere» racconta Jean. «Abbiamo iniziato da zero, capovolgendo il layout: significa che ora si passa dal piano della camera da letto prima di salire verso la zona giorno. Lì siamo più alti del resto delle case, non ci sono vicini ad altezza occhi ma solo tantissima luce».
Il tocco di stile
Nel loro ambiente professionale, Jean e Navjeet sono apprezzati per essere versatili e non troppo pretenziosi, quindi anche lo stile della loro casa riflette questa filosofia che potremmo definire ‘casual’ e ‘easy’. Qui non ci sono super icone del design e molti arredi arrivano da recuperi o sono progettati su misura, ma è il colore che porta vita allo spazio, anche nel dettaglio di una sottile striscia ‘fluo’.