Questa casa, situata all’ultimo piano di un palazzo signorile nel quartiere romano Coppedè, nasce durante la serrata forzata del primo lockdown: i proprietari, Silvia e Giulio, avevano appena affidato l’incarico al team di Bstudio quando il mondo si ferma dentro la bolla immobile della pandemia.
Le scelte fatte
Per facilitare e velocizzare la progettazione e la direzione artistica gestite da remoto, i proprietari scelgono il progetto che risulta essere di più semplice esecuzione: questo limita alcune scelte architettoniche, però si riducono sia i tempi sia il budget. Così, per esempio, il marmo di Carrara, un pavimento ‘difficile’, viene recuperato e ‘scaldato’ con un décor innovativo.
Il tocco di stile
Il mood, al contrario, non è parsimonioso: ha una profusione di carte, colori, oggetti pop-esotici. Il tocco finale è della stylist CF Cristina Gigli