A Milano, nella sua casa di
via Dezza 49, Gio Ponti (1891-1979) aveva diviso la sequenza di stanze con pareti a soffietto in tessuto, che sono prodotte
ancora oggi da Modernfold. Gio Ponti Archives / Archivio Storico
Pensato per rivelare all’occorrenza un armadio, un ripostiglio, un angolo hobby, uno spazio di lavoro o multimediale, la tenda Telon riduce anche la propagazione dei suoni [MD House, da € 585/m].
In Francia unire visivamente la ‘salle de bains’ alla camera da letto è abitudine ricorrente. Da noi può sembrare insolito, ma il progetto dell’architetto d’interni francese Caroline Rigal è davvero interessante: ha unito il bagno cieco alla camera con una parete vetrata, meno ingombrante di un muro e in grado di offrire alla stanza
una visuale più ‘profonda’. Per la privacy, ha dotato la vetrata di una tenda. @carolinerigal.architecture - http://www.carolinerigal.com
In una casa piccola, gli spazi sotto il soppalco si adattano a mille esigenze se chiusi da una tenda. Come in questo monolocale, dove è stata ricavata un'ampia cabina armadio.
Styling Greta Cevenini - Foto: Valentina Sommariva
Il tessuto a tutta parete al posto delle ante non soffoca l'ambiente, ma crea l'illusione ottica di una stanza in più.
Styling Greta Cevenini - Foto: Valentina Sommariva
Una tenda leggera, effetto 'vedo non vedo' e nella camera da letto si può 'chiudere' un angolo studio o un angolo fitness.
Styling Vanessa Pisk - Foto: Giandomenico Frassi
Nel progetto di PlaC + Hyemin Ro le tende sono pareti mobili soft in grado di rendere la casa uno spazio fluido, aperto o chiuso a seconda delle esigenze, che filtra o lascia scorrere liberamente la luce.
styling Laura Mauceri - foto Helenio Barbetta/Living Inside
Nel mini bagno la tenda leggera che riprende i colori delle piastrelle crea un piccolo ripostiglio e diventa elemento décor. Styling Vanessa Pisk - Foto: Giandomenico Frassi
La parete per l'armadio non c'è? Si crea! Una struttura in cartongesso per ospitare il guardaroba e una tenda a chiusura nei colori che richiamano quelli dei tessili del letto.
Styling Cristina Gigli - Foto: Serena Eller
In nuance con pareti e arredi, la tenda a fantasia geometrica scelta dalla nostra stylinst diventa elemento decorativo, oltre che pratico mini ripostiglio.
Styling Cristina Gigli - Foto: Serena Eller
Magari attaccata a un telaio di legno con vetrata che permette alla luce di entrare e crea un interessante motivo décor.
Styling Studio Pepe - Foto: Valentina Sommariva
Un piccola quinta, un bastone, una tenda e spunta lo spazio per nascondere, se serve, ciò che non è bello lasciare in vista.
Styling Studio Pepe - Foto: Valentina Sommariva
Da soluzione ‘easy’ (per chiudere un guardaroba in una casa di vacanza o per celare un ripostiglio), adesso le tende si impongono come scelta intelligente per disegnare ambienti versatili. Del resto è stato Gio Ponti a introdurle come ‘pareti morbide’ ...
Quando parliamo di tendenze nell’abitare non ci riferiamo a mode passeggere ma a quei continui e quasi impercettibili mutamenti di esigenze che toccano ognuno di noi insieme all’evolvere della società e delle abitudini.
Oggi tutti sentiamo l’esigenza di far spazio a diverse attività all’interno della casa.
Cerchiamo soluzioni versatili e realizzabili anche con relooking veloci, che non necessitino di interventi di muratura. Ecco perché le tende si fanno largo come nuovo sistema di modellazione delle stanze. Una soluzione più economica se paragonata a interventi strutturali, ma non meno ‘nobile’; fu infatti Gio Ponti il primo, negli Anni ’40-’50, a dividere le stanze con pareti a soffietto di tessuto.
Lo scopo del grande architetto non era solo creare aperture più ampie, ma introdurre ‘muri morbidi’, che aggiungono tattilità e scandiscono la casa in modo più confortevole rispetto alla matericità dura e fredda di una parete. Qui trovi alcuni spunti per ragionare sulla scelta di una tenda con cui (ri)disegnare gli spazi.
UNA TENDA? SÌ, PERCHÉ...
Introdurre una tenda non è solo più economico che fare interventi di ristrutturazione, è il sistema modulabile e flessibile per eccellenza. Scegliere una tenda al posto di un muro dà all’ambiente una qualità completamente diversa perché rende lo spazio ‘vivo’, capace di assumere un aspetto nuovo a seconda che la tenda sia aperta o chiusa.
La tenda divide anche dove non ci sarebbe spazio per una parete, quindi è ideale nella progettazione di case piccole.
La tenda permette di plasmare gli ambienti ampi isolandone porzioni anche circolari e introducendo così un modo diverso di abitare lo spazio che supera il concetto classico di ortogonalità.
Una parete divide, ma una tenda divide&unisce al tempo stesso perché si impacchetta con un semplice gesto. Quindi non separa due porzioni di spazio ma le collega come una cerniera.
Sempre più case hanno pareti vetrate per dividere non solo la cucina ma anche uno studio se non una stanza da letto; sono scelte sensate soprattutto in case piccole perché permettono di far correre meglio la luce o di ricavare stanze nuove dove non ci sono finestre (semplicemente rubando una porzione di spazio a un altro ambiente). Vetrata+tenda diventa una combinazione progettuale molto interessante e versatile.