Realizzate con moduli prefabbricati, le piscine ormai rispondono a molti bisogni, grazie ai tre tipi di struttura che le caratterizzano e dai quali prendono il nome: fuoriterra, seminterrata e interrata. Scopri qual è la tua.
Fuoriterra: anche fai-da-te
Autoportante, si poggia su superfici stabili, piane e livellate senza dover effettuare scavi e può essere ‘morbida’ o ‘rigida’.
- Il modello morbido si monta (e smonta) da sé in poche ore, assemblando il telaio in tubi in acciaio insieme al rivestimento, un telo multistrato rinforzato in pvc e poliestere che costituisce la vasca della piscina. Tra le più economiche, è adatta a chi ha poco spazio, è in affitto e non può né vuole fare scavi e cerca una piscina per puro divertimento a misura di famiglia, da usare 1-2 mesi e da smontare alla fine.
- Il modello con struttura rigida rivestita con fibre sintetiche, resine o legno viene installato da personale qualificato e può avere un design elegante adattabile allo stile degli arredi outdoor e/o essere dotato di angoli idromassaggio, cascate, fontanelle e pompe e ugelli per il nuoto controcorrente.
Seminterrata: molto versatile
Esteticamente e funzionalmente simile a una piscina fuoriterra rigida, in realtà ha una struttura autoportante parzialmente interrata per agevolarne il montaggio anche sui terreni più difficili: è adatta, per esempio, se non si può scavare troppo (per la presenza di rocce o di impianti) o se si ha uno spazio con pendenza o dislivelli particolari.
Interrata: oggi è più ‘facile’
È la piscina dei sogni. Oggi, grazie ai moduli prefabbricati in acciaio e ai rivestimenti con finiture che riproducono l’aspetto e l’effetto tattile dei materiali naturali, si può creare in tempi più snelli uno specchio d’acqua nella forma, stile e profondità desiderati. L’investimento è importante, per cui è destinata a case di proprietà (di cui accresce il valore del 10%), che si sfruttano a 360° per lunghi periodi e per chi ha bisogno di una vasca con un accesso senza ostacoli.
Da sapere
- Le piscine, qualunque tipo di struttura abbiano, non rientrano nell’edilizia libera, per cui è sempre consigliabile verificare se nel proprio Comune di residenza sono richieste autorizzazioni o se sussistono vincoli paesaggisti, ambientali, architettonici, storici o idrogeologici.
- Spesso non richiedono permessi le piscine fuoriterra autoportanti che non prevedano scavi e incassi e che siano completamente smontabili senza occupare stabilmente lo spazio.
- Anche l’iter di autorizzazione per le piscine seminterrate con struttura autoportante dotate di kit per montaggi su basamenti in acciaio (invece che su cemento) tende a essere semplificato.
- La piscina interrata, invece, può essere considerata intervento edilizio di nuova costruzione e richiedere quindi il Permesso di Costruire o la SCIA e una relazione antisismica.
- Solo se superiore a 80 mq, la piscina potebbe modificare la categoria catastale e la relativa rendita della casa.
- Nella maggior parte dei casi le aziende produttrici ti assistono sia nella fase dei permessi sia in quella della realizzazione.