Ad Alcova abbiamo visto una cucina freestanding e su ruote, pensata per chi vive in città e non cucina, o quasi...
Un paradosso? No, è la proposta dello studio Chmara.Rosinke, con base a Berlino e Vienna: la loro ‘Neo Modernist Kitchen’ è agli antipodi rispetto «alle grandi cucine, spesso monolitiche, che invadono lo spazio e che si vedono regolarmente nelle riviste di design».
La designer si occupa da 10 anni del tema della cucina: che si tratti degli aspetti sociali del mangiare in comune, della cucina, dell'ergonomia, della storia culinaria (gastrosofia), della forma geometrica, della sensualità o semplicemente del divertimento, la ricchezza del potenziale progettuale che offre la cucina è inesauribile.
Gli oggetti in mostra sono esperimenti, pensieri materializzati, che affrontano giocosamente il tema della cucina e si sforzano di liberare la cucina dalla sua rigida struttura di norme e idee classiche.
In particolare, nella ‘Neo Modernist Kitchen’ il design estetico formale domina la funzione di questo oggetto. La cucina diventa una composizione spaziale a sé stante. L'oggetto generalmente immobile è scomposto in singoli mobili mobili dall'aspetto leggero, ogni modulo definito dal suo scopo.