Il parquet – in rovere bisellato – è la linea che unisce tutta la casa a eccezione dei bagni,
in cui la stessa essenza viene ripresa per i mobili, gli zoccolini, il controsoffitto. «Avevamo l’esigenza di unire il soggiorno al giardino d’inverno: così abbiamo pensato a una panca in cemento che può essere utilizzata come seduta quando vengono gli amici e che segna questa orizzontalità» dice Erika.
«Abbiamo trovato un modo per goderci il terrazzo anche nella stagione fredda, trasformandolo in un giardino d’inverno con un serramento di ferro e vetro artigianale. Sembra rétro, ma ha tutte le caratteristiche moderne: taglio termico, vetrocamera, ante che si impacchettano per sparire in estate» spiega Erika.
Cucina con basi [Copat Life] e pensili [Valcucine]. Lampade Aim [Flos €700]. Brocca e bottiglia
[Paola C.], pentole coll. Terra.Cotto [Sambonet], piatti floreali, cupola e taglieri tutto in vendita da [Lela].
Scrivanie a mensola su disegno dagli architetti Erika Buoncristiani e Tiziano Testa, realizzate da [Falegnameria Guercini]. Lampada a braccio Lampe de Marseille [Nemo Lighting], sedie Tripp Trapp® [Stokke], tovagliette e quadro [Little Nice Things].
Le camere di Filippo e Leonardo sono state progettate con una porta scorrevole che permette flessibilità nell’uso dello spazio: adesso rimane aperta perché giocano insieme e i mq raddoppiano, si chiude se arrivano ospiti. I letti sono di quando Erika era ragazzina, rilaccati.
«Questo bagno l’abbiamo progettato in funzione del fatto che ci sono tre maschi in casa: per questo ha un antibagno grande, dove si trova un armadio contenitivo dall’aspetto scanalato. Mentre uno si fa la doccia, l’altro si lava i denti» racconta Erika. Come rivestimento è stato preferito un mosaico tridimensionale che dà valore alla pietra.
In questa casa romana, la terrazza coperta è diventata giardino d'inverno con vetrate in ferro che all'occorrenza scompaiono. Oggi poter fondere interno ed esterno è il più riuscito dei progetti.
Un abbraccio pieno di sole. È la prima impressione appena si entra in casa, un appartamento degli Anni ’40 che si trova a Monteverde Vecchio, a un passo da Trastevere, a cui i proprietari, entrambi architetti, hanno dato una visione progettuale completamente nuova: interni ed esterni fusi insieme. Lei è Erika Buoncristiani di e-bstudio, lui è Tiziano Testa di ANOMIAstudio e vivono qui con i loro figli Filippo e Leonardo, di 10 e 7 anni.
Le scelte fatte
Il fulcro della casa oggi è un incantevole giardino d’inverno circondato da quinte di ferro e vetro che, grazie a un ottimo livello di isolamento, consentono una vivibilità perfetta sia in inverno sia in estate, quando la vetrata si apre e ripristina il terrazzo. Le camere dei bambini, disimpegnate ad hoc, sono divise da un’ampia porta scorrevole che permette condivisione o privacy quando servono.
Il tocco di stile
Erika e Tiziano amano le stanze bianche corredate da materiali naturali come il ferro e il legno: sono eleganti, pacifiche e senza tempo. Il colore lo fanno gli arredi, gli oggetti, i vasi ultra-décor: a questo ha pensato la nostra stylist Cristina Gigli.
Testi
Grazia Caruso
Progetto
Arch. Erika Buoncristiani (e-bstudio) e arch.Tiziano Testa (anomiastudio)