«Le nuances come il ruggine e il rosa, a color block o in diverse fantasie, sono perfette con le tinte fredde:
il loro insieme è avvolgente, raffinato e di grande charme».
Sul divano Strips dal tessuto trapuntato a maxi riquadri [Arflex], cuscini rivestiti con tessuti Sand Terracotta e Sand Petrol [Kirkby Design] più cuscino Bandè 2055 [L’Opificio]. Sul tappeto Gap Waterloo [Karpeta], coffee table in cemento [Cimento] e Slit Table tondo in metallo nero [Hay] entrambi da [Arcarreda] con sopra vasi di [FangoRosa e Il Giardino di Legno].
Sul sideboard vintage, lampada Zanuso 275 [Oluce] e vaso Variegatodi [FangoRosa].
Mobiletto Componibili vintage [Kartell], caraffa termica Plissé rossa [Alessi]. Sulla libreria dietro il sofà, vasi [FangoRosa e Il Giardino di Legno]; centrotavola
in filo di metallo nero [Antonino Sciortino], sul tavolino lampada Glo-Ball basic 2 [Flos].
Con la ristrutturazione, l’architetto Dinelli aveva fatto realizzare delle quinte sorrevoli per separare gli ambienti della zona giorno, «ma quella tra studio e salotto è sempre stata aperta» dice Francesca. «Solo durante il lockdown ha ripreso la sua funzione perché mio marito faceva lezione da casa e grazie a quella porta ha avuto un’area per lo smart working».
Tutte le pareti sono dipinte con idropittura azzurro chiaro (codice colore S6.14.75); dietro la libreria è stato scelto un turchese (codice R4.41.54) e per lo studio un lilla chiaro (codice XN.02.77), tutto di [Sikkens]. poltrone vintage in legno da [Desart Vintage] rivestite da [Ivano Caspani Tappezziere] con tessuto Weave Burnt Orange [Kirkby Design].
Piante in tutte le stanze della casa [Fratelli Ingegnoli] in portapiante [Tera by TeraPlast]. Libreria pensile Krossing [Kriptonite]
e tavolino Tronchetto [Cimento] con brocca Petoni e bicchiere Gamba de Vero [Zafferano].
Quando lo studio è aperto, il living è illuminato da
3 portefinestre e lo spazio sembra dilatarsi. Le varie zone, fluide ma distinte, sono separate dalle librerie che si ‘arrampicano’ anche sulle pareti tra le finestre.
Sul letto Sommier con rete estraibile [Noctis] e materasso vestito in tessuto Weave Burnt Orange [Kirkby Design], cuscini Simple 2601 [L’Opificio] e con frange [Croff]. Tappeto
TFIL 05 [Carpet Edition], sgabello Bit Stool [Normann Copenhagen, da Arcarreda], sedie Series 7 [Fritz Hansen], sospensione Glo-Ball [Flos].
Il divano letto distrutto da Buba è stato sostituito
da Vanessa con un sommier dalle dimensioni compatte e con seconda rete estraibile, per sfruttare al meglio la scarsa profondità del locale (2 metri).
Il comodino è realizzato con un carrello bar vintage.
Piatti The Abstract Collection [Francesca Colombo], tovaglioli Piedpoule Edoardo e posate di [Il Borgo delle Tovaglie], caraffa, bicchieri e lampada [Zafferano], macinapepe ES19 e centrotavola ES15 di [Alessi].
Sul soffitto, idropittura verde acido, codice colore G4.50.75 [Sikkens]; sgabello Tom and Jerry [Magis], tappeto Ilda vaniglia con bordo bosco [Pappelina]. Sul top della cucina, pentola del set da 6 pezzi Pots&Pens di [Alessi] come i barattoli ES16, centrotavola in filo di metallo
nero [Antonino Sciortino], sottopiatto The Abstract Collection [Francesca Colombo].
Come dare personalità alla cucina total white in cui solo l’isola ha le basi in un colore decisamente insolito? Semplice: dipingendone il soffitto in quella stessa tonalità. In questo modo anche l’ambiente risulta meglio
definito dal punto di vista spaziale.
Idropittura colore S6.14.75 [Sikkens], sospensione Meringa #3 [Servomuto]. Set copripiumino in lino Pure delfino e deep blue [Il Borgo delle Tovaglie], cuscino Bandé 2055 e plaid Funky 1905 [L’Opificio], sgabello
Bit Stool [Normann Copenhagen, da Arcarreda], luce Poldina [Zafferano], tappeto Kim [Pappelina,
da Concetti e Design], stampa The Ponytail di Amelie Hegardt [Paper Collective, da Concetti e Design].
La stanza matrimoniale (dotata di bagno en suite) è grande, ma creare una vera cabina alle spalle del letto l’avrebbe un po’ sacrificata. Così è stato realizzato un elemento testata a cui da un lato si appoggia il letto e che dall’altro è sfruttato con cassetti le cui linee sono riprese
sulle ante dell’armadio a tutta altezza.
Teresa aveva attaccato sul muro blu tantissime foto che, però, avevano rovinato la pittura, così al momento del restyling ha scelto una nuova tinta verde bosco che, contrariamente a quanto si pensi, scalda l’atmosfera e la rende rilassante. Come scrivania ora c’è uno dei tavoli del soggiorno.
Idropittura codice colore NA.50.33 [Sikkens]; appendiabiti Knit bianco [Hay], sedie Eames Plastic Side Chair DSW [Vitra]. Appesa sull’armadio stampa The Voice Within 01 realizzata da Mae Studio [Paper Collective, da Concetti e Design]; sul tavolo, taccuino La Pera di The Tribute Collection - Enzo Mari [P di Pigna]. Tappeti in cotone tessuto a mano Sale e Pepe [Fazzini] e Olle [Pappelina, da Concetti e Design], completo copripiumino in lino Pure color bosco [Il Borgo delle Tovaglie], plaid Funky 1877 verde [L’Opificio].
Tappezzeria Pollensa nel colore Spring [Coordonné, su etoffe.com], sospensioni con paralume in tessuto realizzate da [Il Paralume di Mariangela], mobiletto Componibili viola a 3 elementi [Kartell]; set asciugamani Coccola color Cactus e Melanzana [Fazzini], tappeto UpAnd Down color melanzana
[Fazzini].
La divisione degli spazi ottenuta con la ristrutturazione era ottima, con un soggiorno-studio 'trasformista' che si è rivelato prezioso nel lockdown. Ma dopo tanto tempo chiusa in questa casa, Francesca non la sopportava più e ha chiesto aiuto per rifarle il look!
Siamo in una casa ristrutturata nel 2010. «Dopo vari affitti e traslochi», ci racconta Francesca, «abbiamo trovato questo grande appartamento che, però, era diviso in mille stanze, probabilmente ristrutturato negli Anni ’80 perché dei materiali originali del 1939 non c’era più traccia. Per fortuna il mio amico architetto Luca Dinelli l’ha riprogettato dando vita a spazi per me inimmaginabili. Come il grande soggiorno che, grazie a un sistema di ante scorrevoli, consente di giocare con gli ambienti in modo sempre nuovo. Ma dopo i due anni di smart working e DAD non ne potevo più, la casa sembrava non corrispondermi: avevo voglia di cambiamento e tantissime idee che, però, non riuscivo a mettere insieme». Così, dopo aver visto su CasaFacile il prima&dopo a casa dell’amico fotografo Giandomenico Frassi, Francesca chiama Vanessa Pisk.
Le scelte fatte
«Siamo partiti dal living», dice la stylist. «Si entrava in casa e la prima cosa che si vedeva era la zona pranzo con due tavoli che facevano un po’ coworking; la cagnolona Buba aveva fatto suo uno dei divani e distrutto quello in studio... Ho pensato a pezzi vintage che fossero protagonisti dello spazio in equilibrio con quelli minimali già presenti e ho creato una palette da abbinare ai toni freddi amati da Francesca».
Il tocco di stile
Lo studio dei dettagli, qui, è unico: dai colori (anche shock!) su pareti e soffitti, fino ai tappeti e alla wallpaper che riveste con un effetto scatola il minibagno degli ospiti.