Lo abbiamo chiesto a Pietro Tasca, titolare di Amministrazioni Tasca: ecco la sua risposta.
In questo caso si scontrano due diritti: quello di vivere in una casa riparata dai rumori e quello di possedere animali da compagnia (diritto che neppure il regolamento di condominio può limitare).
La legge non dice quale debba prevalere. Il condomino disturbato, se ritiene che il rumore superi la tollerabilità ma è l'unico a essere infastidito, può rivolgersi a un avvocato e intentare una causa civile contro il proprietario del cane. Sarà poi il giudice a stabilire se l'abbaiare è o meno tollerabile.
Solo se l'animale disturba molti altri condomini e magari anche chi vive nei palazzi vicini (ad esempio perché i proprietari tengono le finestre aperte), può scattare il reato di disturbo della quiete pubblica e allora si può procedere con una denuncia penale.