A casa di Eleonora vige una regola: «Tutto quello che c’è è stato precedentemente usato. Il divano lo comprai insieme a un amico, prima di conoscere il mio compagno. E mi ha seguita in tutte le case, seppur con una tappezzeria diversa». Il velluto
ha il ’peso’ giusto per reggere l’essenza importante dei pezzi d’antiquariato: accordalo alle pareti.
«Anche la vetrina dell’800 mi ha seguita in quattro case: in una mi capitò che non girasse per le scale; chiamai dei restauratori che, in mezzo alla strada, la segarono in due» racconta Eleonora. Smaltata all’interno con il color malva, contiene
libri d’arte, una collezione di ceramiche toscane
e le maschere dell’artista Alessandro Gaggio.
Se quel pezzo d’antiquariato ereditato
dalla nonna non ti convince più,
prova a usare quegli escamotage che ne favoriscono l’ambientamento: circondalo
di colori attuali, decisi, profondi o vitaminici, stesi su pareti e arredi di taglia minore;
poi, tappeti grafici e moderni, sospensioni Anni ’60 e foto d’arte contemporanea.
Cementine [Manzani Graniglie], monoblocco freestanding
con fuochi e forno [De’ Longhi]. Se cerchi una cucina con l’anta a telaio come quella in foto, ne trovi di [Scavolini, Stosa, Arredo3]. Per uno scolapiatti vintage, puoi cercare nei mercatini o nei negozi di bric-à-brac.
Il piccolo ambiente della cucina, che è in diretto contatto con l’antistante zona pranzo, è sui toni del grigio con pavimento geometrico ‘illusionista’ alla Escher. L’arredo ha uno sviluppo ’a elle’ ed è composto con piano e alzata in marmo di Carrara, blocco cottura freestanding e mensole a tutta parete. I disegni sopra l’acquaio, semplici ma poetici, vengono da una villa principesca, dove uno degli abitanti si dilettava di pittura e disegno. Questi rappresentano i suoi primi tentativi...
Il parquet a doghe di 15 cm in rovere è montato con una particolare posa a binario che Eleonora ha visto in una vecchia casa fiorentina: «L’ho voluta riproporre perché, nonostante il materiale sia nuovo, dà una sensazione di autenticità».
L’arredo d’antiquariato può essere usato per creare atmosfere suggestive ma il modo in cui lo contestualizzi con gli elementi più nuovi, che siano colori o opere d’arte,
ne determina la ricezione finale: risulterà pesante... o leggero?
«Ricavata al piano soppalco, nel sottotetto, è stata la dolce sorpresa di questa ristrutturazione: ci piaceva tanto l’idea, ma a Firenze sono severi nelle concessioni... Alla fine
ce l’abbiamo fatta!» esclama Eleonora. Allo stesso livello
si trovano la camera della figlia Anna Clara e un bagno.
Due focus del progetto firmato dallo Studio Qart Progetti sono i corridoi: «Mi rendo conto che è una cosa desueta, ma a noi piacciono tantissimo. Qui sono caratterizzati da un rosso porpora e diventano, un po’ come il corridoio vasariano, una galleria espositiva di quadri, firmati dal padre di Eleonora, Franco Botticelli» dice l’architetto Matteo Fioravanti.
Pavimenti [Manzani Graniglie], sanitari [Azzurra Ceramica], rubinetti Pan [Zucchetti Kos], lampadario a stella [B&C Borgheresi e Chiti].
CasaFacile > Case > Ispirazioni > A Firenze, la villa classica di una gallerista si riempie di colore
La villetta fiorentina dell'antiquaria e gallerista Eleonora Botticelli regala una nuova visione delle cose e delle case: hai mai visto uno stile classico più colorato e attuale di così?
Questo villino di tarda epoca ottocentesca è la classica abitazione appartenuta a quella borghesia fiorentina che decise di uscire dalle vecchie mura di Firenze per andare in cerca di un’abitazione più comoda: oggi, dietro la sua facciata rosa pittata di fresco, ci vivono due amiche che l’hanno acquistato con l’idea di fare ‘comunità’ in prospettiva della vecchiaia. Qui siamo al primo piano, a casa di Eleonora, gallerista e collezionista d’arte nell’omonima galleria di famiglia Botticelli Antichità.
Le scelte fatte
Il progetto, firmato dagli architetti Donatella Caruso e Matteo Fioravanti dello Studio Qart Progetti, ha sfruttato i volumi della struttura, compreso il sottotetto in cui è stata creata una terrazza a tasca.
Il tocco di stile
L’antiquariato di Eleonora, unito a colori briosi e opere d’arte contemporanea, ritrova una nuova dimensione estetica, che è familiare ai nostri tempi. Lo styling nale è della nostra Cristina Gigli.