Ero appena felicemente tornata da un piccolo viaggio tra Marocco e Andalusia e scorrendo le storie su Instagram ho visto un amico immerso tra le celebri ortensie blu delle Isole Azzorre. E niente, è partita una minuscola fitta, quella sensazione quasi fisica di fastidio che si produce a prescindere da volontà e razionalità, e che si chiama... invidia.
I social hanno il potere di scatenare reazioni emotive che credo puramente ‘biologiche’, come l’acquolina di fronte a un dolce anche quando si è sazi. Piero Angela avrebbe forse saputo spiegarcelo scientificamente, io vorrei solo capire come liberarmi di questa sensazione e dei suoi spiacevoli effetti. Perché induce pensieri fuorvianti (“Gli altri hanno tutto e io no”) e genera inutile disagio e frustrazione, se non aggressività.
avanti alle foto dell’amico tra le ortensie mi sono detta: “Calma, sii razionale”. Ho ricordato a me stessa che mostrava un bel paesaggio, certo, ma nella rappresentazione che lui ne dava; con le foto aveva ritagliato porzioni di una narrazione tutta sua. Lo faccio anch’io ogni volta che punto la fotocamera del telefono su qualcosa. Metto dentro ciò che voglio raccontare, tengo fuori ciò che non mi piace. Non è inganno, succede anche nella realtà, per esempio quando vengono gli amici a cena e chiudiamo la porta della stanza in disordine: è un modo di scegliere cosa mostrare del nostro mondo, di proporlo nella sua versione migliore, ma è anche un modo di averne cura. È il gesto di offrire il bicchiere mezzo pieno. E qui mi sono venuti in mente i sassolini sul prato...
Qualche settimana fa, disperata per l’erba stentata nel nostro micro giardino, ho seguito il consiglio di mio marito: «Perché non fai un sentiero di sassolini? Così non si noteranno le chiazze». Sorpresa! All’improvviso l’erba sembrava più folta semplicemente perché i sassi avevano distolto e riorientato lo sguardo. Devo usare questa tecnica anche in casa, dove c’è sempre qualche magagna da minimizzare, mi sono detta!
Distogliere-lo-sguardo, riorientare-lo-sguardo: è il mantra giusto per l’estate, quando le vacanze, se permettiamo loro di fare un po’ di vuoto attorno a noi, ci danno la possibilità di cambiare modo di vedere le cose. Ovunque ci si trovi, ma anche a casa se non si è potuti partire, si ha finalmente il tempo di trasformare ciò che ci circonda: dal vero, con piccoli cambiamenti come i sassolini sull’erba, o scegliendo di posare gli occhi sugli aspetti migliori. È il primo passo per sentirci bene nel nostro mondo, e anche sui social.
Francesca [Il Direttore]