Quanto è fondamentale il riposo nella nostra vita? La risposta è ovvia, ma vale una riflessione.
La camera da letto è il luogo più intimo della casa ma, proprio perché chiuso agli ospiti, spesso è trascurato. Invece bisognerebbe progettarla come il posto più speciale che abitiamo: qui dovremmo essere capaci di chiudere la porta a tutte le preoccupazioni, al lavoro e abbandonarci, lasciando entrare solo le letture, l’introspezione, l’amore.
Mi piacciono le camere da letto monastiche, semplicissime, dove tutto è bianco e angelico, ma la mia indole mi porta quasi sempre altrove, così costruisco letti pieni di colore, con testate dalle forme importanti. O baldacchini esili e svestiti, ma con colore alle pareti e abbondanza di cuscini.
Anche l’illuminazione deve essere curata, per accoglierci e accompagnarci al riposo. Una poltroncina colorata in un angolo, un tappeto particolare aggiungono morbidezza.
I comodini poi sono per me un argomento difficile perché raramente mi piacciono. Ma non potendo farne a meno, può essere divertente usare piccoli tavolini e cambiare loro destinazione d’uso, aggiungendo in abbinamento piccole mensole o altre invenzioni.
- Il colore delle pareti è la prima cosa da definire.
- Il letto è il protagonista. Il mio preferito è completamente imbottito, oppure un baldacchino in metallo.
- I ‘vestiti’ del letto. Copriletto o biancheria in tinta unita e un runner prezioso ai piedi del materasso. Non possono mancare i cuscini d’arredo!
- Tappeti. Se si entra in camera senza scarpe, si possono mettere dei (non troppo) piccoli tappeti.