Grafismi décor caratterizzano tessili e rivestimenti: dichiarati come sui cuscini o più ‘nascosti’ come sulla paglia di Vienna. Sono il tocco di stile
che fa la differenza.
Compattando il bagno è stato possibile ricavare un’ampia nicchia che ospita un divano letto completato da poltrona e pouf, senza dover rinunciare a una zona pranzo comoda.
Divano quattro posti Elvis, con schienale ribaltabile che lo trasforma in letto da una piazza e mezzo [Maisons du Monde] con cuscini AdR 33 [cm 30x50], AdR 77 [cm 30x50] e AdR 14 [cm 50x50] tutti di [Atelier des Refusés] e in tessuti di [Romo]. Sul tappeto di [Kasthall], tavolino Tulou bianco con top a vassoio removibile [Hay, da Design Republic, ø cm 55x35h], lampada da terra Parentesi [Flos], piante [Fratelli Ingegnoli]. Stampe Bauhaus [Desenio], pittura Light Blue 22 [Farrow & Ball]. Poltrona Lehnstuhl in legno curvato e paglia di Vienna [Gebrüder Thonet]. Pouf Tea [Nap Atelier].
La pittura antracite riveste anche il tubo di smaltimento dei fumi: in questo modo ‘scompare’ senza doverlo incassare in una veletta di cartongesso che avrebbe appesantito la nicchia.
Nella nicchia, dipinta con il colore De Nimes 299 [Farrow & Ball]: cucina Method con ante Veddinge grigie, maniglie Nydala nere, piano di lavoro Pinnarp in frassino, lavello Vresjön, piano a induzione Trevlig e cappa Matälskare [Ikea]. Sul top, brocca Black or White, vasi Luisa e Circles tutti di [Mani Ceramics] e piatto colorato [Job].
Tavolo rotondo, non più in produzione, di [Plinio il Giovane] come la sedia Discola in legno [cm 34x42x84h]; sedie 01 Chair in tubolare di ferro cromato [Cappellini] e Post Mundus [Gebruder Thonet]. Vasi [Zara Home], mobile USM Haller [USM]. Stampe [Paper Collective]. Idropittura colore Dimity 2008 [Farrow & Ball].
Appena aperta la porta d’ingresso si ‘sbatteva’ sulla libreria. Ora che la cucina è più capiente basta una colonna come l’iconico sistema USM Haller in acciaio per ospitare libri e accessori.
Anche la tavola è in linea con la casa: il grigio di cucina e pareti si posa sui tessili, i disegni dipingono i piatti, le piante danno un tocco green e personale. E le linee risultano morbide. La tavola
è apparecchiata con tovaglia e tovaglioli in lino [La Fabbrica del Lino], piatti decorati [Piatto Unico], posate e bicchieri [Zara Home]. sospensione Rice Paper Shade [Hay], parquet
in rovere naturale Family [Leroy Merlin].
I soffitti alti rendevano la stanza ‘troppo ampia’ e poco accogliente: Cristina ha dato intimità e carattere con una wallpaper paglia di Vienna sulla parete del letto. Comodino USM Haller [USM] con lampada Fato [Artemide].
Come rivoluzionare con pochi lavori e idee d'effetto un mini appartamento? Puntando su colore e décor che creano 'illusioni ottiche'e abbinano elementi low budget a pezzi di design.
La nostra stylist Cristina Gigli ha vissuto a Milano per tanto tempo e, quando ne ha avuta l’occasione, ha acquistato questo piccolo ma luminoso appartamento che ha dato in affitto. Quando il figlio ha deciso di trasferirsi qui per studiare, Cristina ha colto l’occasione per ristrutturarlo e usarlo anche lei come pied-à terre.
Le scelte fatte
«Il budget che avevo era contenuto, perciò ho abbinato materiali e mobili ‘basic’ ma di buona fattura ad alcuni pezzi di design acquistati negli anni, che ho portato qui per sentirmi a casa» racconta. Anche i lavori sono stati ridotti all’essenziale: rifatti gli impianti, ridimensionato il bagno e unita la cucina al soggiorno per ampliarlo, si è giocato con colori, tessuti e accessori per dare personalità. «Nel living, che dopo i lavori è di ben 27 mq, ho voluto dare importanza a ogni zona: dipingendo di antracite la nicchia della cucina (che pur con pochi mobili ha quasi raddoppiato la sua capienza), sottolineando il tavolo da pranzo con una lampada sferica e circondando il divano con le piante». In camera, l’atmosfera si fa più romantica grazie alla paglia di Vienna della tappezzeria e dello scrittoio.
Il tocco di stile
Le tende, realizzate cucendo teli in colori diversi, sono le stesse per tutte le finestre e ritornano anche a chiudere l’armadio, volutamente ‘easy’. Il segreto di uno styling riuscito? Creare un progetto ‘globale’ in cui lo stile e i dettagli si declinano in ogni stanza.