Si sa, le nostre città sono sempre in continuo movimento, nuove costruzioni, ampliamenti dei confini, rigenerazione urbana, trasporto pubblico più efficiente che rende più vicine zone dell’hinterland economicamente più vantaggiose; quindi è molto probabile che nella ricerca di una nuova casa in cui abitare vi siate trovati di fronte a luminosissime, iperaccessoriate e pronte all’uso case di nuova costruzione! C’è solo un piccolo problema, decine di appartamenti, su decine di piani tutti uguali!
Come sentire quel magico senso di appartenenza se tutto è così impersonale e ripetibile n-volte?
Sì tutto sembra andare bene così come è, non ha senso modificare nulla alla fine la casa funziona, ma non per noi…
Beh solo perché la casa è pronta e funzionante non significa che ci deve andare bene così prendere o lasciare, come nei rapporti la chimica non sempre si crea subito, bisogna lavorarci un pochino su.
Quindi perché arrendersi in partenza se non c’è chimica? La buona notizia è che si può sempre creare! E qui entra in gioco il restyling. Il primo pensiero so quale è: sto comprando una casa nuova e già ci devo fare i lavori? Non è proprio così, non stiamo parlando di una ristrutturazioni, ma minimi interventi, che non solo rendono unica la tua casa, ma che gli danno quel pezzettino di te che ancora non c’era.
Il restyling non deve per forza contemplare lavori di muratura, l’obiettivo è dare alla casa un aspetto nuovo, a noi più congeniale e che rispetti le nostre abitudini e passioni ma soprattutto il nostro personalissimo gusto.
Ma passiamo agli esempi concreti: questo progetto è un appartamento in una nuova zona di Roma di un ragazzo giovane ma con l’occhio attento al design, una casa modesta, con tutto l’occorrente per un giovane quello che serviva era: carattere.
Nel restyling il primo elemento su cui poter giocare è l’arredo, arredi e dettagli colorati per dare carattere e freschezza allo spazio e scostarsi dallo stile Basic di un appartamento di nuova costruzione. Gli interventi maggiori hanno interessato la zona living che contiene: cucina, sala da pranzo e salotto openspace, il risultato sono ambienti che si differenziano tra loro ma che dialogano con un linguaggio comune. L’utilizzo della carta da parati su una sezione del muro a definire la zona pranzo, una cucina dai colori e dal pattern brillante, a metà tra un cucina e una parete attrezzata, il divano dalla linea sinuosa che non crea angoli al centro della stanza lasciando il più fluido possibile il percorso.
A modificare l’aspetto dell’appartamento fin da subito è stata la creazione della nicchia all’ingresso, ogni appartamento dello stabile di quella metratura si apriva su una piccola parete spoglia, a coprire la cucina retrostante, per scostarci da questa soluzione impersonale e dare agli ospiti la sensazione di essere accolti fin dal primo passo dalla porta è stata realizzata una nicchia, con punti luce in cui sono stati poi inseriti elementi decorativi e libri, fin da subito volumi e colori ad avvolgere l’ospite.
Il lavoro di restyling ha interessato anche la camera da letto e il bagno, questo è sicuramente l’ambiente su cui si può più giocare, la scelta di un rivestimento al posti di un altro può davvero cambiare totalmente la resa finale.
L'altra grande trasformazione ha riguardato l'esterno attraverso piccoli accorgimenti e una scelta studiata dell'arredo è diventato abitabile e perfetto per le sere d'estate.
Insomma, basta poco per rendere una casa anonima una casa perfetta per la vita che ci si vuole fare crescere dentro, sì potrà anche essere molto simile a tante altre, ma è come riusciamo a cambiarla, adattarla e renderla nostra che la renderà unica