I divani moderni sono perfetti con le poltroncine vintage e con il tappeto dal disegno geometrico, in palette con i cuscini.
Per il pranzo si è partiti dalle sedie Wishbone nere di Roberta: a contrasto con le rotondità degli schienali, il tavolo
con piano in rovere termotrattato è squadrato e la sospensione abbina la sfera opalina
a bracci sottili e perpendicolari tra di loro.
«Tessuti
soffici dalla trama 3D ammorbidiscono le geometrie decise di mobili e complementi, così come i toni caldi fanno
da contraltare al bianco e nero che definiscono le pareti».
Il living è l’unico ambiente che nelle dimensioni
e nella forma è rimasto invariato: a cambiare totalmente sono materiali e finiture. A terra, al posto del marmo aragosta,
che era molto rovinato, è stato posato il parquet
in rovere a spina italiana. Le pareti sono dipinte in un bianco (RAL 9010) che, anche se colpito dalla
luce, rimane caldo, senza abbagliare. Su questa base prendono corpo e danno morbidezza gli imbottiti in bianco e antracite e regalano charme i tessili nei colori dell’autunno.
Sui divani Essentiel [Saba Italia, da Bellosi Group], cuscini Pure
e Dawon collezione La Dolce Tigre [Christian Fischbacher] come il plaid Bisou in cashmere; cuscini tinta unita e sulle poltrone coll. Thiene e Asiago [Lanerossi, cm 30x40]. Tappeto Lòbia Terra [Carpet Edition]. Sul tavolino tondo Hako [101 Copenhagen
da Arcarreda, ø cm 50x35h], vassoio vintage [Vecchio Mio] con brocca e bicchiere [Ichendorf]. Piante [F.lli Ingegnoli].
La nicchia della zona pranzo è stata liberata dalla pesante armadiatura a specchio. Al suo posto, a creare
un punto focale unico c’è il sideboard vintage.
Sul tavolo Luce [Lema, da Shop Mohd, cm 140x140x73,5h], alzata in legno Toulipier [Gli Elfi, da Arcarreda] e vassoio Live/Ly [KnIndustrie, ø cm 50] con alzatina in vetro, teiera e mug [Ichendorf]. Sedie CH24 Wishbone [Carl Hansen
& Søn], sospensione Malamata [Luceplan, ø cm 48].
«Mio marito e io siamo grandi fan dell’isola in cucina, che abbiamo voluto anche in questa casa» dice Roberta. Non solo le dimensioni e la disposizione del locale lo permettono (in generale, bastano 9 mq per riuscire a prevedere un’isola da cm 90x120), ma lo spazio è sfruttato al meglio con una parete con colonne a tutta altezza e muoversi all’interno del triangolo ergonomico piano cottura- frigorifero-lavello è davvero facile e comodo.
L’ampliamento della porta, ora con anta scorrevole in ferro e vetro, permette al living di ‘entrare’ in cucina, e viceversa. Perfetto per le serate informali tra amici che Massimo e Roberta amano organizzare. l top in grès è superfunzionale: resiste a urti e graffi, è 100% impermeabile, si pulisce con una passata di spugna e, soprattutto, imita il marmo alla perfezione!
Cucina in laccato greige con top
in grès effetto marmo Calacatta gold e piano snack in rovere naturale [Turati Cucine]. Sui fuochi, casseruola e tegame Black con manico in wengé [KnIndustrie; sul piano, brocca e tumbler High Rise di [Ichendorf] come le alzatine; tagliere [Delamont]. Sospensione Dinor 3.0 e faretti Ceno Surface 2.0 [Wever & Ducré].
Sul carrello Chariot in rovere [Casamania by
Horm, cm 56x74x60h], vaso in vetro Hvils [Villa Collection, da Arcarreda], bottiglie di Gin
e Vermouth [Ballori], calici da Martini in cristallo Sonoma [Ichendorf] e bicchieri in rame Mule [KnIndustrie]. Nell’ingresso dipinto con idropittura codice colore ON.01.26 [Sikkens]. Sulla panca, cuscino [Lanerossi], plaid [Society Limonta] e vasi [Fest Amsterdam e 101 Copenhagen da Arcarreda].
Le porte scorrevoli dello studio e la ‘finestra’ in ingresso sono in ferro e vetro cannettato: la luce passa, ma la privacy è garantita. Porte scorrevoli e finestra Céline [Albed].
Il pavimento aragosta, ma anche le pareti color pesca e i decori blu a stencil risultavano eccessivi. Squadrato l’arco e dipinti in nero l’ingresso e gli imbotti delle aperture dello studio, a contrasto con il total white delle pareti, tutto ha acquistato un senso. E come nel living, anche nello studio le geometrie e i mobili contemporanei si fondono con i pezzi vintage.
Sulla scrivania vintage con sedia Medea [Vecchio Mio], lampada
da tavolo Gira [Santa&Cole], teiera e tazze in ceramica Warm [Ton Fisk], sospensione Alma in ottone e vetro opalino [Il Fanale], tappeto Cut Out CT04 [Carpet Edition]. Sulla libreria
Krossing Maxi [Kriptonite], vasi [H&M, 101 Copenhagen,
Fest Amsterdam e Kave Home].
Sulla tavola: tovagliette Taiti Americana color caffè [cm 40x50] più tovaglioli Tab Fr color azalea [cm 50x 50] di [Society Limonta], piatti piani Gres Collection [ø cm 31] più fondi Asimmetrico [ø cm 23] e ciotole di [KnIndustrie] come le posate Zest Ice Black, calici in cristallo e bicchieri acqua [Ichendorf]. Sul vassoio Live/Ly [KnIndustrie, ø cm 50], vaso fatto a mano [Heart_ista].
LA MISE EN PLACE
proposta da Vanessa
è decisamente naturale, con i piatti dalla fattura artigianale che richiamano i vasi, con il tagliere in massello e la tovaglietta dalle frange morbide. Questa apparecchiatura riprende le tonalità terrose dei tessili e ammorbidisce l’essenzialità del tavolo.
Sul sideboard vintage [Støv Vintage Furniture Design], vaso [Villa Collection da Arcarreda], cestino in legno e glacette [Vecchio Mio], lampada Setareh Glass Media [Luceplan].
La camera di Lorenzo è molto luminosa e, leggermente ingrandita verso il corridoio, ora può ospitare tutto ciò che gli serve nell’arco della giornata: dal letto a un grande armadio, dalla lunga scrivania all’angolo per giocare e vedere la tv anche con gli amici. Piano scrittoio [Nidi], poltroncina AAC 227 con base in metallo nero e scocca rivestita in tessuto grigio [Hay da Arcarreda, cm 59x 54x82h]; sul top, lampada Tolomeo [Artemide] e brocca Brus in vetro [Ferm Living].
A terra, tappeto Black Lines [Ferm Living da Arcarreda], sul soffitto sospensione Formakami JH5 [&Tradition, ø cm 70]. Nel corridoio, armadiature a muro nel disimpegno realizzate su disegno da [Maran Arredamenti] con le ante rivestite con carta da parati Lotus BP 2011 [Farrow&Ball].
La camera padronale era a ridosso di cucina e bagno di servizio e raggiungibile da un doppio disimpegno ‘mangiaspazio’. L’architetto Salfi ha ridisegnato totalmente gli ambienti, riuscendo ad ampliare
la stanza e a dotarla di doppi armadi profondi 90 cm e di un bagno en suite. Sulla panca Hako [101 Copenhagen da Arcarreda,
cm 120x35x42h], vassoio Garcon [KnIndustrie], vetri [Ichendorf].
In linea con la camera da letto, anche il bagno ha uno spirito romantico e uno stile che guarda al passato. Le rubinetterie e le cornici dorate sono perfette con le lastre in grès che riproduce l’alabastro e il legno caldo del mobile lavabo. La zona della doccia walk in è stata trattata per risultare antiscivolo senza perdere in impermeabilità.
Ridisegnare gli spazi per creare uno studio apri-e-chiudi sul living, le scelte stilistiche sono colori scuri abbinati a un bianco 'dolce', arredi dalle forme lineari e moderne uniti ad altri vintage. Il risultato è sofisticato e al tempo stesso 'caldo'.
Roberta e la sua famiglia si sono trasferiti da una casa d’epoca a una degli Anni ’70. «Ciò che mi ha convinta a rinunciare ai soffitti alti e alle cornici rétro sono state le grandi finestre del soggiorno e la possibilità di ridisegnare gli spazi in base alle nostre necessità» racconta Roberta. «Volevamo uno studio apribile sul living, due camere da letto, una cucina parzialmente a vista, ampie armadiature e due bagni comodi».
Le scelte fatte
In stretta collaborazione con l’amica architetto Loredana Salfi, che ha seguito e diretto tutti gli interventi architettonici e disegnato alcuni arredi fissi, i proprietari rivedono gli spazi in modo da eliminare le ‘zone morte’, come il corridoio che girava intorno al vano ascensore, e danno la giusta misura alle stanze trovando spazio a contenitori a sorpresa (quelli della camera padronale sono profondi 90 e 120 cm!). Infine con Vanessa Pisk «che seguo e ammiro da anni su CasaFacile» dice Roberta, «abbiamo aggiunto importanti tocchi di interior, dalle carte da parati rétro e grafiche, ai colori, agli arredi vintage e iconici».
Il tocco di stile
Il fil rouge della zona giorno sono le geometrie nette: linee diritte e curve nello stesso punto di nero che riveste pareti e soffitto di ingresso e cucina, ammorbidito da imbottiti chiari più tessili in tonalità calde e in texture tridimensionali. Nella zona notte, l’atmosfera si fa più morbida e romantica grazie a una palette soft.