Impianto fotovoltaico
La pompa di calore funziona con energia elettrica e, anche se è così efficiente da consumare molto meno rispetto alla quantità di calore che produce, è sempre conveniente abbinarla a pannelli fotovoltaici e a un sistema di accumulo elettrico a batterie, così da auto-produrre elettricità per abbattere al massimo i costi energetici, o quasi azzerarli.
Elementi interni
- l’unità interna contiene i componenti del circuito idraulico ed è qui che avviene lo scambio di energia termica tra il gas refrigerante e l’acqua dell’impianto che, riscaldata, viene mandata al pavimento radiante o ai termosifoni.
- L’inverter converte la corrente continua generata dai pannelli fotovoltaici nella corrente alternata di casa. Consente di stoccare l’eccesso di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nel sistema di accumulo a batteria, a cui è collegato.
- Il sistema di accumulo elettrico a batterie permette di raggiungere l’indipendenza energetica e serve a immagazzinare l’energia in eccesso prodotta di giorno, per renderla disponibile in qualunque momento.
Termosifoni
Oggi esistono modelli di pompe di calore ad alta temperatura che sono in grado di scaldare l’acqua dell’impianto fino a 70 °C: con questi modelli si possono mantenere i caloriferi esistenti, senza dover rifare tutto l’impianto. Basta sostituire la caldaia con la pompa di calore.
Pavimento radiante
La resa maggiore si ottiene quando la pompa di calore è collegata a un impianto radiante a pavimento, in grado di garantire comfort anche quando l’acqua nel circuito viene riscaldata a soli 35 °C e di diffondere il calore in modo uniforme.
Unità esterna
Parte tutto da qui: l’unità sottrae l’energia termica presente nell’aria e, con l’aiuto di un gas refrigerante ecologico, ne innalza la temperatura per trasferire il calore all’impianto termico.