Cadendo il compleanno di mio padre e di mia sorella in due giorni appaiati, a casa nostra novembre è sempre stato mese di festeggiamenti. Usciva dal cassetto la tovaglia rosa, tintinnavano calici e antipastiere, le forchettine da dolce brillavano felici d'esser tornate in servizio. Se quelli erano gli unici compleanni di famiglia che festeggiavamo, non era solo per praticità (più facile ritrovarsi che nei giorni estivi in cui siamo nate mia madre e io): sono convinta che se si fosse trattato di un mese diverso, la costanza nel riunirci non sarebbe stata la stessa. La magia la faceva novembre.
Lo so, non è un mese che goda di buona fama. "Novembre mi è sempre sembrato la Norvegia dell'anno" scriveva Emily Dickinson, Paul Éluard rincarava con "Le coltri umide di novembre / Mi seppelliscono per sempre" e Giovanni Pascoli, nella poesia intitolata a questo mese, ci mette la pietra tombale: "È l'estate, / fredda, dei morti". Eppure ogni novembre per i compleanni succedeva una piccola cosa speciale: la tavola vestita diventava prova generale del Natale svelandoci che, lungi dall'essere la stagione ingrata e triste che tutti crediamo, novembre ha il talento della castagna, è un riccio spinoso che racchiude qualcosa di buono: il suo essere 'un mese-vigilia'. Perciò non dava fastidio nel centrotavola di zucche e melagrane aggiungere qualche candela, una pallina dell'albero o un fiore del cotone, e chiedersi «Che regalo ti piacerebbe per Natale?». Era bello progettare cosa avremmo fato il 25 (sempre il solito menu, ma rielencarlo dava conforto), e accorgersi d'avere qualcosa da attendere.
Non serve scomodare il sabato di Leopardi per ricordarci quanto siano importanti nella nostra vita le vigilie, riti dell'attesa e della possibilità, quanto sia utile riconoscerle, 'stare svegli', viverle. A me poi quella festa in novembre sembrava un Natale senza i 'si deve' e quando non ci sono obblighi penso sempre che la felicità e l'autenticità raddoppino... Così ancora oggi, anche se li mio papà non c'è più, è in questo mese che sento pulsare la voglia di festa, ed è qui, nel numero di novembre, che propongo di prepararci insieme al Natale. Chi vuole seguirmi?
P.S. Buon compleanno a tutti i nati in novembre, inclusi mia sorella e il mio papà.
Francesca Magni, direttore