Sarah Baderna è una interior designer nata a Parma e cresciuta a Castell'Arquato (PC) fino all'età di 23 anni. «Nel 2013 ho avuto l'onore di vincere il titolo di Miss Mondo Italia» racconta. «Questo traguardo mi ha dato la spinta per cambiare vita e, nel 2015, mi sono trasferita a New York per intraprendere una carriera nel settore della moda. Dopo alcuni anni gratificanti come modella, durante la pandemia ho deciso di seguire la mia passione per l'interior design. Nel 2021 ho aperto il mio studio a Manhattan, e da allora ho avuto l'opportunità di lavorare su progetti sia in Italia che a New York».
L'ultimo lavoro di Sarah Baderna è un bellissimo e raffinato appartamento di 170 mq nell'iconico grattacielo 130 William nel cuore di Lower Manhattan, progettato dal rinomato architetto Sir David Adjaye. «Questo edificio rappresenta un audace esempio di architettura contemporanea, con la sua caratteristica facciata a texture scura e finestre ad arco, ispirata alla storia industriale di New York. Gli interni riflettono un’estetica raffinata, con l’uso di materiali pregiati come la pietra naturale nei bagni progettati in collaborazione con Salvatori» spiega Sarah.
«Quando la coppia di clienti mi ha contattato, non si trattava solo di ridisegnare uno spazio; volevano infondere alla loro casa calore e carattere. Il loro appartamento, sebbene elegante e moderno, mancava del tocco personale che trasforma una casa in un focolare. Avendo espresso il desiderio di eliminare la sensazione sterile di "scatola bianca" che permeava le stanze, sapevo che questo progetto sarebbe stato un lavoro impegnativo ma gratificante».
«Nata e cresciuta in Italia, ho sempre avuto un profondo apprezzamento per il ricco patrimonio dell'artigianato italiano. È stato quindi naturale attingere a questa eredità per dare vita agli interni di 130 William. Dai mobili fatti a mano ai tessuti pregiati, ogni pezzo proveniente dall'Italia portava con sé una storia di tradizione e arte, conferendo allo spazio un'inconfondibile sensazione di eleganza».
Durante la trasformazione della loro casa, i clienti di Sarah Baderna hanno anche ricevuto una notizia che ha riempito i loro cuori di gioia: stavano aspettando un nuovo membro della famiglia: «Con entusiasmo e anticipazione, abbiamo anche progettato una nursery che fosse un rifugio di comfort e amore per la loro piccola» spiega l'interior designer.
Qui di seguito i dettagli dell'arredo studiati da Sarah Baderna:
L'appartamento ha tre camere da letto (due camere e uno spazio flessibile per ospiti/home office), tre bagni e un’ampia zona living con cucina a vista che crea un ambiente aperto e luminoso. Per l'ingresso è stata scelta una console di Forma&Cemento, che aggiunge carattere con le sue linee contemporanee. Nell'ufficio, la sedia “Pantarei” di Riccardo Rivoli selezionata tramite Artemest, si abbina perfettamente alla funzionalità e all'estetica dello spazio. Nella camera padronale, la luce pendente disegnata da Mirei Monticelli dona un’atmosfera rilassante e sofisticata.
Un momento speciale del progetto, racconta l'interiore designer, è stato l'acquisto del primo pezzo d’arte per l'home office: l'opera di Eyitayo Alagbe, intitolata “Girl Child and Her Companion”, che raffigura una bambina con un cucciolo di cane. «Con grande sorpresa, poco dopo l'inizio del design, i clienti hanno scoperto di aspettare una bambina, e già avevano un cane, rendendo l’opera ancora più significativa».
Nella camera padronale sono stati selezionati due pezzi d’arte: “Salt” di M. Clark e “Ivory Dune” di Anzelika Sadova, che aggiungono un tocco raffinato e minimalista. Infine, a valorizzare il bancone nero della cucina, un elegante vaso scelto da Culture Object diventa un punto focale che completa l’intero design.
«Per ora ho menzionato solo complementi d'arredo italiani, mentre per quanto riguarda altri complementi, abbiamo selezionato un ampio sectional di Maiden Home e una coppia di accent chairs disegnate da Timothy Houlton per la zona living, pendente di Umage realizzato con piume d'oca e mensole di Pottery Barn Kids per la nursery e uno specchio in cemento di Concrete Cat in uno dei corridoi».
Interiors @sarahbaderna
Project assistant @matildedrozblanc
Architecture @adjayeassociates
Photo @andrew.bui