Immagina un gruppo di persone unite dal desiderio di utilizzare energia pulita, risparmiare sulle bollette e ridurre le emissioni inquinanti. Ti sembra una bella idea ma temi sia poco concretizzabile? Invece è già una realtà alla quale puoi subito aderire! Ecco che cosa devi sapere…
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un soggetto giuridico che nasce attraverso l’associazione tra cittadini, pubbliche amministrazioni locali o imprese che decidono di dotarsi di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La CER condivide con gli iscritti l’energia immessa in rete dai suoi impianti di produzione, con l’obiettivo di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri iscritti.
Quali sono i requisiti per far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile?
Enti pubblici, cittadini, attività commerciali o piccole imprese possono entrare a far parte di una CER: come produttori, cioè mettendo a disposizione della Comunità un proprio impianto rinnovabile, come soci consumatori, quindi potendo utilizzare l'impianto per alimentare la propria abitazione oppure come soci prosumer, cioè produttori e consumatori di energia pulita.
Tutte le utenze, compreso l'impianto rinnovabile, devono essere allacciate alla stessa cabina di trasformazione primaria: un'area che corrisponde a 2-3 quartieri di una grande città o 3-4 comuni di medie dimensioni.
Quali sono i vantaggi di una Comunità Energetica Rinnovabile?
I vantaggi principali sono di tre tipologie:
01) MIGLIORAMENTO DELL’IMPATTO AMBIENTALE
L’energia viene prodotta da fonti rinnovabili, quindi si riducono le emissioni di CO2 e di altri inquinanti.
02) VANTAGGI ECONOMICI
Grazie all'autoconsumo condiviso, gli iscritti ottengono un incentivo economico statale, calcolato in base alla quota di energia prodotta e auto-consumata, a cui si somma il valore di mercato dell’energia in eccedenza che viene immessa in rete e venduta.
03) CONDIVISIONE SOCIALE
La CER diventa un presidio contro la povertà energetica per quei cittadini e famiglie che faticano a pagare le bollette e non hanno la possibilità di installare un impianto di produzione nella propria abitazione.
Diventando membro CER continuo a pagare la bolletta?
Per la natura intermittente delle fonti rinnovabili, i partecipanti devono comunque dotarsi ciascuno di un proprio fornitore di energia, scelto liberamente, in grado di garantire la continuità del servizio.
Da un punto di vista pratico, ogni membro della comunità continuerà a pagare per intero la bolletta al proprio fornitore di energia elettrica, ma riceverà periodicamente dalla comunità un importo per la condivisione dei benefici garantiti alla CER.
Chi può costituire una Comunità Energetica?
Persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali o autorità locali, amministrazioni comunali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale. Praticamente tutti!
E se qualcuno cambia idea?
I soggetti associati scelgono liberamente di partecipare e possono uscire liberamente e gratuitamente dalla comunità energetica quando lo desiderano. Anche la scelta del proprio fornitore ‘terzo’, comunque necessario, è libera e non vincolata.
Ad accompagnare i produttori o i consumatori che intendono aderire a una Comunità c'è Enel, che offre supporto per la gestione nell’intero ciclo di vita: dalla progettazione alla realizzazione dell’impianto, dalla gestione allo sviluppo, dal popolamento (adesione dei consumatori) alla fornitura dei dati di consumo.
Inoltre, Enel supporta cittadini, Pmi, enti territoriali che vogliono aderire a una CER anche con offerte vantaggiose e dedicate per i consumi nelle ore in cui la fonte rinnovabile non produce, ad esempio di sera nel caso di impianti fotovoltaici.
Per maggiori informazioni sulle CER clicca qui per visualizzare uno schema riassuntivo, trovi comunque tutti gli approfondimenti su Enel.it