Il living dell'appartamento di Pescara del nostro lettore Vincenzo. A condividere l'amore per questa casa a pochi passi dal mare, la moglie Loredana, il figlio Valerio e il cane Hannibale. Molti degli arredi della casa sono stati progettati dai proprietari e fatti realizzare su misura.
Nella zona pranzo, tavolo in legno black limba africano d'importazione. Le sedie sono Calligaris, rivisitate con un intervento a vernice a forno che ne ha sbiancato la struttura in alluminio. Sul tavolo un grande vaso in vetro soffiato verde smeraldo, produzione low cost Ikea serie limitata.
La libreria è stata progettata e realizzata da Vincenzo con 39 celle in pino marittimo assemblate
fra loro e issate a parete. Sulle mensole sono 'seduti' anche alcuni Pinocchio di legno creati dal proprietario.
Sul divano Still di Samoa, oltre al cagnolino Hannibale, cuscini di Leroy Merlin. Sul tavolino da caffè d'importazione, vaso in Dolomite di The Masie con fiori componibili Lego. Le sedie sono originali anni '70 restaurate. A parete il polittico di 12 pannelli intitolato 'Last summer' in smalto su cartoni di recupero, opera del proprietario.
L'opera d'arte sopra il sofà è realizzata da Vincenzo con tecnica mista su forex e s'intitola 'La prigione di Fibonacci'. La lampada è una piantana degli anni '50. Il pavimento è in gres rettificato effetto legno della serie Rovere Briccola di Ariostea.
La cucina aperta sul living è il modello Creta di Del Tongo. La lampada a sospensione è Albertslund di Louis Poulsen, pezzo originale degli anni '70. Dietro l'isola, sulla madia
San Babila, vigilano 5 sculture africane di artigianato locale.
Su una colonna, orologio a cucù Magenta di Diamantini e Domeniconi, a parete l'opera 'Savana' realizzata dal proprietario in smalto su polistirolo scavato.
Accanto alla zona forni, serigrafia di Marco Lodola e un'opera di Vincenzo
intitolata 'Calvaria' realizzata con monete da 5 centesimi di diversi gradi di
ossidazione. Sulla colonna a vetri, opera 'Golden Age' in resina e oro.
Il corridoio rispetta lo stile total white della casa. È
illuminato da una
lampada a sospensione
'Small Light'
colore menta
opaco, prodotta
a mano, di
Rodrigo
Vairinhos per
Neo Design
Studios.
Sulle pareti, due maschere tribali
di artigianato
africano e alcune
opere
dell'autore, più una serigrafia di
Ennio Morlotti.
La camera da letto padronale è studiata con una
combinazione di
toni carta da zucchero sulle
pareti e le
essenze
"speziate" degli
arredi, tutti
progettati dai
proprietari e realizzati
artigianalmente in
legno frakè del
Congo d'importazione. Comodini Ikea in rosa soffuso,
lampade
Take Fumè di Kartell e sveglie Ikea.
A parete, grande foto
autoriale riportata
su forex dal proprietario.
Sul fronte opposto del letto,
cassettiera
Maisons du
Monde rivisitata con
impiallacciatura
nella medesima
essenza
d'importazione
di letto e guardaroba.
Angolo toilette con consolle in
alluminio
verniciato a
forno,
progettata dal
proprietario e
fatta realizzare artigianalmente.
Sopra, specchio di kambusa di nave riportato a nuovo. La sedia è un pezzo originale del
design italiano
anni '70
rivestita con
tessuto
d'importazione
inglese con
motivi di flora e fauna. A parete,
opere in legno realizzate dal proprietario.
Lo studio, immaginato anche come stanza relax, condivide arredi, opere d'arte a parete e complementi che occhieggiano allo stile Memphis, con una grande lampada a sospensione a tre colori, una piantana a braccio semovente originale degli anni '70, una scrivania della stessa epoca scovata in un mercato vintage, e una sedia in legno zebrato come il letto artigianale.
Il cambio di angolatura mostra una testiera realizzata dai proprietari con listelli di legno teak apposti direttamente a parete e una lampada in stile Memphis. A parete, foto dei proprietari realizzate con elaborazione digitale ed effetti ottici, intitolate 'Distanze Nitide'.
Nella stanza di Valerio regna un bianco quasi totale, celebrato da una console creata su misura in alluminio verniciato a forno. Sedia anni '70 rinfoderata, lampada vintage anni '50 riportata a nuovo. A parete, il trofeo 'Testa di toro' ottenuto unendo un manubrio e una sella di bicicletta.
La lampada a sospensione è
Albertslund
di Poulsen: a
parete, l'opera
intitolata
"Terre
Emerse", spray su
polistirolo scavato. L'armadio a 3 ante è di Ikea.
In bagno, due grandi nicchie a parete ospitano «oggetti totemici dall'aria metafisica, specie quando illuminati dai faretti» racconta Vincenzo. Le piastrelle con decori a rilievo creano invece un effetto 'materico' piacevole al tatto.
La sospensione in bagno con sfumature vellutate è del designer Rodrigo Vairinhos. L'opera alla parete su forex e vernice a smalto è del proprietario ed è intitolata 'Tardo pomeriggio'.
In questo appartamento di 120 mq a pochi passi dal mare Vincenzo e Loredana hanno progettato un particolare 'percorso visivo'. Fatto di arredi in legno esotico, opere d'arte realizzate dal proprietario e oggetti di design anni Settanta. Ospite d'onore: il fedele Pinscher Hannibale
Dirigente pubblico, scrittore e appassionato d’arte contemporanea, Vincenzoha scritto a CasaFacile per presentare l'appartamento di 120 mq a Pescara che condivide con la moglie Loredana, commercialista, il figlio Valerio, studente neo18enne, e Hannibale, il fidato Pinscher fulvo tedesco che ha selezionato ormai da sei anni i propri spazi preferiti dell’abitazione (a cominciare dal divano!).
Vincenzo e Loredana hanno creato un ambiente personalizzato con arredi in legno esotico e opere d'arte «che si fondessero per emozionare al primo impatto visivo» racconta il proprietario. Loredana ha supervisionato la scelta di ogni oggetto presente nella casa: è lei la mente 'razionale' che ha curato l’allestimento degli spazi e gli abbinamenti cromatici, bilanciando la passione istintiva del marito, autore delle opere d'arte disseminate per casa e del design di alcuni mobili.
La famiglia ha deciso di vivere a cento metri dal mare, lungo la costa abruzzese, «perché è l’elemento indispensabile per equilibrare i bioritmi dei nostri caratteri così differenti» dice Vincenzo. «Tutta l’abitazione doveva essere ispirata allo stile raw, dove la 'crudità' radicale fosse, tuttavia, interrotta e 'inquinata' da precise scelte artistiche e di arredamento, in modo da trasformare i circa 120 metri quadri della casa in un percorso visivo circolare». Vediamo nel dettaglio gli ambienti della casa.
La zona giorno
L’abitazione è stata ridisegnata dai proprietari già nelle fasi della costruzione e oggi ospita, nello spazio living, un tavolo realizzato in legno black limba africano interamente progettato da Vincenzo e fatto realizzare artigianalmente da un maestro liutaio umbro. La particolarità del legno utilizzato è data dalla presenza di un piccolo tarlo che, prima della lavorazione definitiva del pezzo, nutrendosi della fibra, ha prodotto le caratteristiche striature nero/olivastre delle tavole.
Sempre nello stesso ambiente è presente il tavolino da caffè in legno teak d’importazione, acquisito attraverso una rete di commercio equo e solidale e realizzato unendo delle punte d’aratro a una lettiga da trasporto, il tutto con inchiodatura in legno martellata artigianalmente.
A ridosso della parete frontale ci sono due poltroncine da regista di design anni ’70 completamente riportate a nuovo da Vincenzo e, sul muro, spicca una composizione di 12 elementi: è un'opera di Vincenzo realizzata con cartoni di recupero e tecnica a vernice a spray, intitolata L’ultima estate.
Sopra al divano Samoa c'è un altro pezzo unico del proprietario, una tavola in Forex composta da 600 figure umane disposte secondo la famosa spirale di Fibonacci. Ed è sempre opera di Vincenzo l’imponente libreria formata da 39 celle in legno di pino marittimo issate a parete e unite fra loro con inchiodatura a scomparsa. Sulla libreria si vedono alcuni 'Pinocchi disperati', manichini opera di Vincenzo, composti con vecchie cassette di legno.
Completa la zona giorno una cucina minimal Del Tongo, total white come le pareti del living, con un piano in Dekton. La lampada è Albertslund di Louis Poulsen, un pezzo originale degli anni Settanta. Sulla parete c'è un'altra opera di Vincenzo realizzata con monete da 5 centesimi con differenti gradi di ossidazione e intitolata Calvaria, oltre a una grafica di Marco Lodola.
La zona notte
Gli arredi della camera da letto padronale sono realizzati artigianalmente con lo stesso legno black limba frakè di importazione «le cui venature dal carattere forte ben si abbinano con il colore carta da zucchero delle pareti, conferendo un sapore 'speziato' e riposante» commenta Vincenzo. «Sulla testiera del letto abbiamo scelto una fotografia di importanti dimensioni: sono due metri quadri di 'mare' in alta definizione, fotografato non dalla costa ma esattamente in mezzo alle onde».
Sulle pareti, opere in legno di Vincenzo «ottenute secondo il concetto di 'arte oggetto', ossia scegliendo materiali e forme che non avevano l’originaria funzione decorativa ma che, decontestualizzati, hanno una naturale forza espressiva» spiega l'autore. Due comodini rosa low cost Ikea e due lampade Kartell Take completano l'arredo del letto, insieme alla sospensione Minimal di Ideal Lux.
Di fronte: cassettiera Maisons du Monde rivisitata con impiallacciatura nella medesima essenza d'importazione del letto e guardaroba, un angolo toilette con consolle in alluminio verniciato a forno e, sopra, un antico specchio di kambusa di nave riportato a nuovo. La sedia è un pezzo originale del design italiano anni Settanta rivestita con tessuto d'importazione inglese con motivi di flora e fauna. A parete, opere in legno realizzate dal proprietario.
Il corridoio
Lo spazio che collega le diverse zone della casa è stato valorizzato grazie alle opere d’arte a parete, ad alcune maschere di artigianato africano e alla scelta di una lampada a sospensione del designer Rodrigo Vairinhos (Neo-Studios) interamente in terracotta lavorata e colorata a mano. La serigrafia è di Ennio Morlotti.
Lo studio
«Ho una passione smodata per lo stile Memphis» confessa Vincenzo «e mi sono ispirato integralmente a questo stile per il mio studio, immaginandolo anche come una zona relax». In questa camera sono presenti alcune opere totemiche policrome, come le torri in materiali plastici e le opere dai toni decisi a parete.
La scrivania (scovata in un mercato vintage) è originale degli anni ’70, di produzione italiana con cassetti policromi e pianale di colore verde biancastro con lastra in vetro. La piantana a braccio semovente è sempre del periodo seventies, il letto progettato e realizzato artigianalmente è corredato da una testiera minimal formata da listelli in legno teak. A parete, foto dei proprietari realizzate con elaborazione digitale ed effetti ottici, intitolate Distanze Nitide.
La camera del figlio
La stanza di Valerio è uno spazio total white: la consolle minimal in alluminio è stata progettata da papà Vincenzo. Anche la sospensione, una lampada Albertslund di Louis Poulsen, pezzo originale degli anni Settanta, esalta l’unico punto di colore: un'opera in polistirolo scavato e vernice a spray, presente a parete, intitolata Terre emerse e realizzata sempre da Vincenzo, così come il trofeo Testa di toro che campeggia sulla testiera del letto, ottenuto unendo un manubrio e una sella di bicicletta.
Il bagno
«Oltre a una sospensione sempre del designer Rodrigo Vairinhos dalle sfumature vellutate, sono state realizzate due grandi nicchie a parete che ospitano altri oggetti totemici dall'aria metafisica, specie quando illuminati dai faretti» racconta Vincenzo. Su una parete, un’altra opera del proprietario su Forex e vernice a smalto, intitolata Tardo pomeriggio.