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Il cartone che non teme l'acqua 

Un materiale povero si trasforma e dà vita a preziosi arredi ecosostenibili e resistenti

Si fa presto a dire cartone!

Tra i materiali più colti e trasformati di questo salone, se si escludono gli ubiqui metalli ramati, ottonati, titaniati, e il legno in mille trucioli e tagli a vena viva, c'è il cartone.
Ancor di più un cartone colto e stratificato, trattato con impregnanti finiture super eco, in grado di farlo resistere in mezza via, tra interno ed esterno.

Siamo in Pontaccio, al 19, in una corte che ha come sfondo Foscarini, ma che da qualche mese è anche la casa di Staygreen Venezia.
Roberto Pamio ha dato il là qualche anno fa, lavorando in stratificazione, curva e accoppiamento di vari materiali il cartone cannettato.

Dal materiale povero si arriva a isole moirée con similpelli, feltro, corian, acciaio, vetro... Il cartone è stratigrafica struttura e la sua natura povera è contraddetta da idea preziosa e finiture lussuose, ma sempre in linea con l'imperatovo dell'azienda: Staygreen!

Al lavoro di Pamio e altri designer si aggiunge oggi un'interpretazione dal segno "origamico". Setsu&Shinobu Ito spingono al Botto, con un'isola girevole in atmosfera lounge e Stay Chair, sedia con calandra in cartone ma prezioso legno e panno.

www.staygreen.it

 
Testi

Giorgio Tartaro

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