L'interrogativo classico di chi ristruttura è: cucina a vista o no? Qui, il living con cucina è risolto con porte scorrevoli a tutta altezza. Sedie Anni ’50 con tessuti fluo Marimekko [da Pavart], lampada da terra Toio [Flos, ø cm 21x158-195h €895]
Cucina, realizzata da Magma Design [€8.900], tavolo in ferro e marmo con le sedie: Sciza rossa, e Seleri gialla [Zilio A&C €336 e €303]; Panton Chair [Vitra] e Pressed Chair [Moormann]
questo è il fulcro della casa (v. le piante): le ante scorrevoli con binari a soffitto [Magma Design] legano il living, lo studio e la cucina. Il lampadario cult è stato disegnato nel 1958 da Gino Sarfatti [Flos, ø cm100x88h €2.180]
Con le demolizioni e grazie alla furba illuminazione a soffitto, l’ingresso che prima non era sfruttato (foto a destra), ora è in continuità con living, studio e cucina a seconda della composizione degli scorrevoli.
Nel living, divano Zed [Jesse, cm 90x280x77h € 3.256], tavolino e sgabello rough in legno [da Emporio Roma, €640 ed €349]; tocchi fluo e lampade da terra Parentesi [Flos, ø cm 11x58h, € 280 e € 250]
Nello studio, scrittoio Alex [Ikea, cm 131x60 x76h €129] e la storica Wishbone Chair, design del 1944 di Hans Wegner per Carl Hansen, acquistata da [Emporio Roma € 750]. Il ritratto, del marito e del figlio di Fabiola, è di Claudia Intino
In camera matrimoniale, la parete-testiera grigia incornicia perfettamente il quadro preferito di Fabiola, della grande artista Carla Accardi. Copripiumino e federe [Fabbrica del lino], scatole [Mia via di Ripetta]
La camera da letto era grande, ma poco sfruttata. Grazie alla parete-testiera, dietro al letto si sono ricavate due cabine armadio lui/lei. Qui vedi le porte del bagno e del disimpegno
I bagni sono tra zona giorno e zona notte, questo lungo è diviso in 3 aree: lavabo, sanitari e doccia (in cristallo per far passare la luce). Senza interrompere la continuità del parquet, c'è la pedana smaltata, più ‘lavabile’. Salviette [Marimekko]
Nella zona giorno, le pareti sono state abbattute e al loro posto semplici quinte e pannelli scorrevoli consentono di articolare lo spazio in un unico luminosissimo open space oppure di chiudere la cucina e lo studio.
Ora la zona notte è pù compatta, divisa tra cameretta e camera matrimoniale, in cui sono ricavati un secondo bagno e due cabine armadio dietro la testiera del letto
Tutto sta nelle porte scorrevoli e a scomparsa: basta aprirle e chiuderle per avere grandi stanze o spazi più riservati. Come nell'appartamento 'flessibile' di Fabiola, dove la CFstylist ha aggiunto brio e colori!
Fabiola è una giovane donna con un gusto deciso e moderno. Vive a Roma con Luca, avvocato, e il loro bambino. «Dopo la nascita di Valente, abbiamo sentito il bisogno di una casa più grande, luminosa e accogliente dell’open space un po’ asettico in cui vivevamo, pensato più per una coppia dalla vita frenetica che per una famiglia». Una volta trovato l’appartamento molto ampio e affacciato sullo splendido parco di Villa Pamphili, Fabiola ha chiamato in aiuto la nostra stylist Cristina Gigli, prontamente giunta in suo soccorso. Questo è il risultato del loro lavoro...
L'idea iniziale era di separare la cucina dal soggiorno, ma una volta abbattuti i muri divisori, la coppia – seguendo anche i preziosi consigli dell’architetto Giulia Roncoroni – ha optato invece per ampi pannelli scorrevoli che rendono più dinamici gli spazi. Così anche l’ingresso, grande e sprecato, si è fuso con il resto della casa in un unico spazio.
A ristrutturazione ultimata, la famiglia ha vissuto per alcuni mesi con il minimo indispensabile degli arredi. «Avevo bisogno di ripartire da zero, volevo pulizia e vuoto mentale per capire come arredare questo nuovo spazio di 140 mq!». Fabiola desiderava un tocco in più e, per paura di sbagliare, per un po’ ha tenuto tutto imballato, anche i quadri. Fino a che un giorno, all’improvviso, ogni cosa ha trovato il suo posto, in modo quasi magico!
A salvare Fabiola dall’ansia che procura avere una casa ‘tutta da fare’ è arrivato il team di CasaFacile, capitanato da Cristina. «Grazie a lei ho riacquistato la mia fiducia creativa, davvero importante anche per il mio lavoro'. Insieme, Fabiola e Cristina hanno iniziato a riempire di idee e cose belle questa ex-scatola vuota, dando risalto a ogni oggetto."Io e Luca abbiamo spesso pareri discordanti, ma su una cosa eravamo d’accordo: la nostra casa doveva essere prima di tutto accogliente. Da qui la scelta del parquet in rovere continuo in tutti gli ambienti, persino in bagno, e del bianco per le pareti» racconta Fabiola. Non mancano i dettagli furbi, come la testiera a tutta parete che nasconde le cabine armadio o le nicchie-scaffale ricavate nel muro: da copiare