L’anticonformismo non va in vacanza: Domitille ha preferito i verdi alle classiche variazioni sul tema ‘marino’ dell’azzurro, aggiungendo viola ametista e ambra pallido allo smeraldo e al turchese. Risultato, un’inattesa fioritura di nuances preziose e ricercate. Il pavimento? È solo riverniciato, senza sostituire le piastrelle.
Portefinestre, riquadri vetrati, aperture: la casa si scioglie in tanti miniambienti separati, tutti intorno a cortili imbiancati a calce: il gioco dentro-fuori si fa continuo.
Per organizzare la zona pranzo basta la sottile freschezza di una tovaglia di lino, accompagnata dallo charme soffuso di oggetti e arredi d’epoca (fra cui la credenza ‘scrostata’, da sempre in questa casa). Ma in fondo, a sorpresa, spunta una presenza che sa raccontare una cultura più contemporanea: la lampada da terra Akari UF3-Q di Isamu Noguchi, concettuale e scenografica come una scultura, con tre grandi bolli neri su fondo bianco (Vitra).
Sul rigore di cemento e acciaio svetta la linearità degli infissi industriali, che inondano la cucina di luce e permettono a Domitille di stare ai fornelli senza perdere di vista figli e amici. Nonostante l’impostazione un po’ austera, questa cucina sa rivelarsi molto ospitale: merito dei mille dettagli informali che ne stemperano la razionalità, dai barattoli in vista alla tenda sottopiano fai-da-te. Perché non rubare questo mood?
Tonalità polverose, volumi ovattati, un armadio con ante così delicate da ricordare un disegno in trompe-l’œil (ma è tutto vero): qui la padrona di casa indugia nelle oziose mattinate estive. Appena oltre il varco, però, si intravede la sua postazione di lavoro e riflessione.
Qua e là fanno capolino dettagli di discreta, studiata raffinatezza, come lo sgabello Elephant accanto al letto (Vitra) o i suggestivi ‘sassi’ luminosi (puoi riprendere l’idea con la lampada Stone di Slide, cm 39x20x32h €72).
Il décor di questa stanza? Geniale! Il letto sommier, quasi monastico, risalta contro la curiosa ‘boiserie’ in cannicciato che mescola, ancora, interno ed esterno. E se dal soffitto oscilla sospesa una decorazione ispirata ai Mobiles di Alexander Calder, accanto alla finestra occhieggia l’appendiabiti Hang-it-all di Charles e Ray Eames (Vitra, cm 50,5x17x37h €234,74)! La tripolina simile a Pop Up di Lafuma) invita al relax...
Una distesa di sabbia raggiungibile solo via mare, spazi formato famiglia, abbinamenti cromatici tutt’altro che scontati: ecco la deliziosa cura ricostituente di Domitille. Cogli le ‘sue’ ispirazioni
Quando Domitille Brion, due figli ancora piccoli e un carriera in ascesa nel mondo della moda, ha raggiunto per la prima volta l’isola di Yeu (nell’oceano Atlantico, non lontano dalla costa di Nantes), ha tirato un profondo sospiro di sollievo. Come capita raramente a chi naviga solo nella frenesia delle grandi città. «Qui ho riassaporato i ricordi della mia infanzia, di una natura selvaggia capace di farci riappacificare con noi stessi» spiega oggi. Nel frattempo sono trascorsi oltre dieci anni, sufficienti per scegliere una costruzione candida come certe masserie del Mediterraneo e... modificarla un po’». Ma senza esagerare: «I collegamenti con la terraferma non permettono di portare qui manodopera e materiali in abbondanza, neppure mobili. Quindi non si possono immaginare interventi troppo incisivi. Io però preferisco così, perché non temo la parola ‘basic’». Sua sorella Angélique, con cui gestisce Soeur (marchio-negozio di prêt-à-porter femminile da 0 a 18 anni, www.soeur-online.fr), è d’accordo, al punto che le due vivono spesso l’estate insieme. Con i rispettivi figli, mariti e amici, naturalmente. Ecco perché una casa pensata per cancellare le preoccupazioni è una necessità...