La cucina è stata realizzata interamente a mano, con pannelli e assi di legno recuperate. Sopra il lungo tavolo in legno, la lampada a sospensione anni ’70, e le sedie rosse anni ’80 sono state recuperate dalla strada, in pieno spirito ‘beat’.
La zona giorno è un ambiente ampio e multifunzionale, che cambia a seconda di esigenze e umore: zona relax, cucina collettiva oppure sala cinematografica, ma anche nido intimo e confortevole. Il maxi-divano angolare in velluto liscio color talpa -con cuscini colorati di Lisa Cortiè ‘il più comodo del mondo’, confessa Marco. Tavolo e sedie sono un esempio perfetto dello stile di Controprogetto: sono fatti di assi di diverse essenze di legno, tutte di recupero, trattate con vernici trasparenti opache. Con le loro tonalità e colorazioni tutte differenti tra loro, sembrano lì per raccontare ognuna la propria storia. E la testa di cervo (anche questa realizzata da Davide con avanzi di legno di vari colori) è stata regalata dal suo autore a Marco per il suo compleanno.
Il parquet del bagno, come nel resto della casa, è in listoni di rovere naturale trattati a olio. Se anche tu apprezzi trattamenti e finiture biosostenibili, puoi affidarti al marchio Cadorin (cadoringroup.it), che offre soluzioni di recupero del legno nel rispetto della natura. Alle pareti, piastrelle classiche bianche sono affiancate a un brillante mosaico turchese, per far risplendere il legno naturale e anche quello smaltato delle ante del mobiletto. Mosaico+ è un’azienda che offre mosaici ad alta resistenza ottenuti dal riciclo di prodotti vetrosi, con un risparmio energetico ridotto dell’85%! Sul sito mosaicopiu.it scopri le collezioni: ‘Tanticolori’ offre tutte le tonalità di turchese che puoi immaginare!
La fascia di mosaico sopra il lavabo crea un’armoniosa continuità con il rivestimento della cabina doccia. Un’onda accompagnata dalla naturale irregolarità di mensole e mobiletti fatti tutti su misura. Prova anche tu ad assemblare pezzi di listelli di diverse sezioni e lunghezze (ma della stessa altezza!) per formare un piano unico. Montaggio e lavorazione sono molto semplici, proprio per le dimensioni ridotte degli elementi. Se il fai-da-te... non fa per te, puoi affidarti al servizio ‘pimp my furniture’ di Controprogetto (visita il sito controprogetto.it): ci penseranno loro a trasformare il più banale dei tuoi mobili in qualcosa di unico! Perché buttare qualcosa se puoi reinventarlo?
Lo stile minimale della camera da letto si riflette nella scelta di un informale futon, in continuità con il legno del pavimento. L’armadiatura è fatta di semplici ante scorrevoli, in legno di recupero, con la maniglia ricavata da un listello a tutta altezza che ne segue il profilo. La trapunta e i cuscini sono di Lisa Corti (lisacorti.com).
La scala interna porta a una sorta di giardino d’inverno in ferro e vetro, che affaccia direttamente sul terrazzo. Nonostante lo spazio ridotto, ‘la scala non poteva essere a chiocciola perché io volevo fosse facile salire, che venisse naturale l’idea di proiettarsi al piano superiore, dal quale si gode un panorama metropolitano incredibile con tramonti spettacolari...’ , racconta Marco soddisfatto.
La storia: una giovane coppia avventurosa, il loro appartamento milanese. E l’amore per il recupero e l’autocostruzione
Marco, project manager esperto in progetti legati alle emergenze e agli aiuti umanitari, e Silvia, medico rianimatore-anestesista, dopo aver vissuto per anni in giro per il mondo a sostegno dei popoli più deboli, tornano a Milano, con l’idea di costruirsi finalmente un nido.
Accogliente e confortevole. Ma anche arioso, esotico e originale, e con una certa dose di avventura e mistero che ricordi le esperienze in terre lontane!
È con quest’idea in testa, che Marco ha coinvolto nella progettazione il suo amico Davide, designer del gruppo Controprogetto, un laboratorio che lavora con materiali di recupero, lasciandosi affascinare dalla storia di ogni oggetto per riscoprirne le potenzialità attraverso progetti sostenibili.
Il metodo progettuale di Controprogetto e la filosofia di vita di Marco e Silvia si sono incontrati nel desiderio di utilizzare materiali di recupero senza consumarne di nuovi, con un doppio risultato: notevole risparmio economico e pieno rispetto dell’ambiente.
Con un progetto oculato e pieno di passione, hanno dato personalità a un anonimo appartamento.
Un’ampia zona giorno aperta e flessibile, per accogliere tanti amici, una zona notte raccolta ed essenziale, uno splendido terrazzo con vista sui tetti. Realizzata interamente a mano e su misura, l’abitazione è una raccolta di storie, racchiuse in ogni dettaglio e in ogni oggetto che la abita.