Dentro e fuori sono tutt’uno in questa casa letteralmente ‘inserita’ in una collina, alle porte di Roma. Il risultato? Una full immersion nei colori, suoni, profumi della natura
Wendy, olandese, e Roberto, milanese, sognavano da sempre una casa totalmente immersa nella natura e lontana dal caos cittadino, soprattutto in vista di metter su famiglia. Trovato il luogo perfetto (la verdeggiante campagna a nord di Roma), assieme agli amici architetti Fabrizio Miccò e Andrea Branca hanno creato questa abitazione unica nel suo genere, decisamente ‘organica’ (c’è anche l’orto sul tetto!) e aperta verso l’esterno grazie alle vetrate continue che caratterizzano tutto un lato della casa. La struttura (su progetto dall’architetto Miccò) è costituita da una sorta di ‘scatola’ in cemento che serve anche a sostenere la collina in cui la casa risulta inserita (come si vede dalla sezione qui accanto). Ad alleggerirla, lucernari che danno luce anche alle parti retrostanti (corridoio e bagni), e dalle maxi-vetrate che si affacciano sulla splendida terrazza a sbalzo e sul pendio. Un angolo di paradiso dove il piccolo Noah, arrivato nel frattempo, crescerà felice e spensierato.
La struttura della casa è davvero molto importante, ma quasi non la si percepisce, grazie ai materiali e alle finiture scelte dai padroni di casa: muri color pietra, pavimento in legno e tante vetrate che fanno ‘entrare’ il verde: il risultato è molto naturale. «è la casa che ci ha reso felici: si è plasmata con le nostre necessità e il nostro modo di vivere» dice Wendy che, del tutto soddisfatta del risultato, si è però presto resa conto che i mobili che lei e Roberto avevano portato dalle proprie case non stavano bene tra di loro né nel nuovo contesto. Così hanno chiamato la nostra stylist Cristina Gigli che, respirato lo spirito del posto, ha inserito arredi in armonia con la struttura: un grande uso di materiali, forme e colori naturali (sedute, tappeti, luci...) che si integrano perfettamente con quelli della terrazza.
La zona cucina è stata realizzata su progetto dell’arch. Andrea Branca: al centro, l’isola operativa in acciaio prosegue, su un lato, con un tavolo in cristallo. Qui, Cristina ha abbinato sedie in legno dal design easy ma piacevole, il seggiolone (che cresce con il bimbo) per Noah e la mise en place minimal. Di grande impatto la ‘scatola’ multifunzione rivestita in lamiera di ferro, che ospita frigo e maxidispensa e prosegue lungo tutto il corridoio inglobando le varie zone di servizio.
Per la loro camera, Wendy e Roberto desideravano un’atmosfera molto semplice e green: hanno deciso di dipingere la parete di fondo di verde brillante, quasi per proseguire quello degli alberi che si vedono dalla parete vetrata. Cristina, poi, ha scelto per loro arredi naturali al 100%. Il letto e la poltroncina sono fatti dello stesso legno del pavimento; i tessili (lini, cotone e lane) sono molto materici; i colori sono quelli che ritroviamo in tutta la casa: giallo sole, grigio pietra e azzurro cielo. A fare da contrappeso alla finestra, dalla parte opposta, c’è l’armadio, a tutta altezza con ante scorrevoli e rivestito in lamina di ferro brunito che prosegue per forma e per finitura il blocco centrale che percorre il corridoio e che costituisce la vera e propria ‘spina dorsale’ della casa.
Noah sta crescendo e ha bisogno di una stanza tutta sua. «Cristina è arrivata al momento giusto: non sapevamo come dare forma a una cameretta ‘a misura di bambino’» dice Wendy. Così la nostra stylist ha tolto il divano letto in ferro, portato nello studio, e liberato il locale dal superfluo, per poi allestire una nursery in piena regola. Gli elementi che non possono mancare? Lettino, fasciatoio, cassettiera, tanti cuscini e un tappetone morbido sul quale giocare in tutta sicurezza (Noah ci si è tuffato subito!).
Il bagno padronale è alle spalle della camera di Wendy e Roberto. per dargli luminosità e aria, l’arch. Miccò ha pensato di realizzare parte del soffitto in vetro, esattamente come già fatto nel lungo corridoio in fondo al quale si trova. Il locale risulta luminosissimo, grazie anche ai due grandi specchi orizzontali che riflettono lo spazio e la luce. Dato che questa stanza era tutta giocata sul minimalismo e i colori neutri, Cristina ha voluto darle più personalità con accessori e tessili in giallo e azzurro, oltre ad aggiungere degli oggetti pensati per Noah.
La struttura della casa è davvero molto importante, ma quasi non la si percepisce, grazie ai materiali e alle finiture scelte dai padroni di casa: muri color pietra, pavimento in legno e tante vetrate che fanno ‘entrare’ il verde: il risultato è molto naturale. «è la casa che ci ha reso felici: si è plasmata con le nostre necessità e il nostro modo di vivere» dice Wendy che, del tutto soddisfatta del risultato, si è però presto resa conto che i mobili che lei e Roberto avevano portato dalle proprie case non stavano bene tra di loro né nel nuovo contesto. Così hanno chiamato la nostra stylist Cristina Gigli che, respirato lo spirito del posto, ha inserito arredi in armonia con la struttura: un grande uso di materiali, forme e colori naturali (sedute, tappeti, luci...) che si integrano perfettamente con quelli della terrazza.
La zona cucina è stata realizzata su progetto dell’arch. Andrea Branca: al centro, l’isola operativa in acciaio prosegue, su un lato, con un tavolo in cristallo. Qui, Cristina ha abbinato sedie in legno dal design easy ma piacevole, il seggiolone (che cresce con il bimbo) per Noah e la mise en place minimal. Di grande impatto la ‘scatola’ multifunzione rivestita in lamiera di ferro, che ospita frigo e maxidispensa e prosegue lungo tutto il corridoio inglobando le varie zone di servizio.
Per la loro camera, Wendy e Roberto desideravano un’atmosfera molto semplice e green: hanno deciso di dipingere la parete di fondo di verde brillante, quasi per proseguire quello degli alberi che si vedono dalla parete vetrata. Cristina, poi, ha scelto per loro arredi naturali al 100%. Il letto e la poltroncina sono fatti dello stesso legno del pavimento; i tessili (lini, cotone e lane) sono molto materici; i colori sono quelli che ritroviamo in tutta la casa: giallo sole, grigio pietra e azzurro cielo. A fare da contrappeso alla finestra, dalla parte opposta, c’è l’armadio, a tutta altezza con ante scorrevoli e rivestito in lamina di ferro brunito che prosegue per forma e per finitura il blocco centrale che percorre il corridoio e che costituisce la vera e propria ‘spina dorsale’ della casa.
Noah sta crescendo e ha bisogno di una stanza tutta sua. «Cristina è arrivata al momento giusto: non sapevamo come dare forma a una cameretta ‘a misura di bambino’» dice Wendy. Così la nostra stylist ha tolto il divano letto in ferro, portato nello studio, e liberato il locale dal superfluo, per poi allestire una nursery in piena regola. Gli elementi che non possono mancare? Lettino, fasciatoio, cassettiera, tanti cuscini e un tappetone morbido sul quale giocare in tutta sicurezza (Noah ci si è tuffato subito!).
Il bagno padronale è alle spalle della camera di Wendy e Roberto. per dargli luminosità e aria, l’arch. Miccò ha pensato di realizzare parte del soffitto in vetro, esattamente come già fatto nel lungo corridoio in fondo al quale si trova. Il locale risulta luminosissimo, grazie anche ai due grandi specchi orizzontali che riflettono lo spazio e la luce. Dato che questa stanza era tutta giocata sul minimalismo e i colori neutri, Cristina ha voluto darle più personalità con accessori e tessili in giallo e azzurro, oltre ad aggiungere degli oggetti pensati per Noah.