Bianco, nero e tocchi di colore per il monolocale-studio di 40mq dai mille usi
Uno studio, ma che sappia di casa, dove lavorare, poter ospitare gli amici e organizzare cene e feste.
L’occasione è stata un appartamento in vendita in una casa di ringhiera di fine ’800. È stato un colpo di fulmine quello del nostro fotografo Giandomenico Frassi per il monolocale con terrazzo affacciato sui tetti. E un ritorno al passato. L’appartamento è nello stesso stabile dove ha abitato fino alla nascita della prima figlia.
Il restyling? Radicale (via i divisori interni) ed estetico. Tolto il controsoffitto, le travi sono state riportate alla luce e dipinte di bianco, come le pareti. «Mi piace lavorare con la luce naturale. La scelta del bianco mi permette di sfruttarla al massimo» racconta Giandomenico.
40 mq e... non sentirli! È questa la metratura dello studio. Complici le altezze, le nicchie e l’uso del bianco, lo spazio sembra raddoppiare. L’assenza di pensili e mobili alti accentua lo slancio visivo.
Uno studio-casa dallo spirito ‘nomade’, dove gli arredi possano essere spostati per trasformare lo spazio in set fotografico. Era questa l’esigenza di Giandomenico. La soluzione funzionale? Creare un soppalco ‘a scatola’ aperto sulla cucina con due nicchie a scomparsa per il bagno e la cabina armadio. Basta chiudere le porte scorrevoli, et voilà, ecco una parete bianca.
Per il tocco di stile è intervenuta Vanessa, con la scelta di arredi mobili e una sofisticata palette di grigi e neri, più il guizzo di un tono di arancio-mattone che promette di diventare molto trendy.
L’occasione è stata un appartamento in vendita in una casa di ringhiera di fine ’800. È stato un colpo di fulmine quello del nostro fotografo Giandomenico Frassi per il monolocale con terrazzo affacciato sui tetti. E un ritorno al passato. L’appartamento è nello stesso stabile dove ha abitato fino alla nascita della prima figlia.
Il restyling? Radicale (via i divisori interni) ed estetico. Tolto il controsoffitto, le travi sono state riportate alla luce e dipinte di bianco, come le pareti. «Mi piace lavorare con la luce naturale. La scelta del bianco mi permette di sfruttarla al massimo» racconta Giandomenico.
40 mq e... non sentirli! È questa la metratura dello studio. Complici le altezze, le nicchie e l’uso del bianco, lo spazio sembra raddoppiare. L’assenza di pensili e mobili alti accentua lo slancio visivo.
Uno studio-casa dallo spirito ‘nomade’, dove gli arredi possano essere spostati per trasformare lo spazio in set fotografico. Era questa l’esigenza di Giandomenico. La soluzione funzionale? Creare un soppalco ‘a scatola’ aperto sulla cucina con due nicchie a scomparsa per il bagno e la cabina armadio. Basta chiudere le porte scorrevoli, et voilà, ecco una parete bianca.
Per il tocco di stile è intervenuta Vanessa, con la scelta di arredi mobili e una sofisticata palette di grigi e neri, più il guizzo di un tono di arancio-mattone che promette di diventare molto trendy.