L'artista Pascale Nivet al tavolo da pranzo. Scultura [Muse et Homme] e lampada vintage. Sulla cassettiera, lampada Parabola [Julien Vidame, €545]. La parete blu valorizza la maxi-foto di Erwin Olaf.
Anima della sala da pranzo è il tavolo in legno con le panche [Piet Hein Eek, cm 300x90x78h €3.950, la panca €2.345]. La vetrata scorrevole si apre sulla cucina.
Sulla madia stile Fifties [Roche Bobois], da sinistra: lampada Pipistrello disegnata nel ’65 da Gae Aulenti [Martinelli Luce €1.268,80]. Scultura in cartapesta con testa di animale [Muse et Homme], campana di vetro con funghi, lampada in carta washi Akari, di Isamu Noguchi [Vitra], scultura di Julien Vidame.
Per l’angolo relax del living, poltrona Falcon di Sigurd Ressel, degli Anni ’70, comprata su eBay. Nell'angolo la piccola sedia stile asilo. Tappeto fiorito [NathalieLété].
Puoi creare un décor effetto gocce con mascherine da stencil fai-da-te, magari usando una vernice luminescente che piacerà molto ai più piccoli. Oppure, se le gocce che hai disegnato non sono più larghe di 12,7 cm, puoi renderle adesive con la macchina crea-stickers Xyron 500 [€50 circa più la cartuccia €22 circa]
Nell’atelier, perle e fili sono ordinati in scatole e vasetti. Sedia Anni ’50 di Robin Day [Habitat come la scrivania e la lampada nera]. A sinistra, lampada Tolomeo [Artemide]. I cerchi da ricamo qui diventano decoro!
Nell’atelier, perle e fili sono ordinati in scatole e vasetti. I cerchi da ricamo qui diventano decoro!
CasaFacile > Case > Ispirazioni > Pareti vetrate, cementine e colore: come dare carattere a un appartamento anonimo
A casa dell'artista del ricamo Pascale Nivet tra pareti colorate e arredi dal fascino rétro
Pascale Nivet è un'artista di ago, filo e perline famosa come Celeste Mogador, ci invita nella sua casa e ci svela come ha mixato stili e colori con ironia e fantasia.
Come trasformare un appartamento anonimo, in un quartiere residenzale di Rennes, in un nido personalissimo e di carattere?
Pascale è partita da pochi punti fermi: colore, tanta luce, spazi aperti e comodi da condividere con la sua famiglia. E poi oggetti del cuore mixati con disinvoltura: dal design Anni ’60 ai decori hand made. «Non seguo le mode, ma la mia fantasia» dice.
Uno dei primi interventi è stato sostituire le pareti divisorie della zona giorno, che occupa il primo piano, con vetrate fisse e scorrevoli. Una soluzione ideale per godersi la compagnia della loro numerosa famiglia: si mantiene una certa privacy e ci si sente lo stesso vicini a chi sta di là. La luce circola libera, e il mix di stili viene valorizzato: dalla sala da pranzo col tavolo di design olandese lo sguardo arriva alle splendide mattonelle artigianali del Marocco.
Libertà di stile non vuol dire scelte décor fatte a caso: l’atelier di Pascale, per esempio, ha pareti verdi come la stanza adiacente, così da creare un senso di continuità e spazio.
Per Pascale il ricamo è un antistress perfetto: «Per me è una forma di meditazione, un ansiolitico manuale. Mi piace il movimento quasi ipnotico dell’ago che entra nella stoffa, un gesto antico» racconta. Anche i suoi bijoux, pezzi unici fatti a mano, hanno un’impronta vintage: nascono dall’antica tradizione bretone, che lei ha arricchito col suo estro personale.