Qual è il materasso che fa al caso mio? Quanto durerà? E quale rete scelgo? Sono i pensieri ‘classici’ che ci assalgono al momento dell’acquisto... Risolviamo qui, con i consigli di un professionista, di Arredamenti Tondelli di Modena, alcuni dei dubbi più frequenti sul tema.
Quando si prova un materasso per l’acquisto, quali sono le prime tre cose che è meglio verificare?
Innanzitutto, che il modello che si sta valutando per il proprio letto sia fornito di garanzia e dotato del Marchio di Qualità del Consorzio Produttori Italiani Materassi di Qualità (perché certifica che il materasso è stato sottoposto a test di qualità e durata). Poi, ovviamente, bisogna provarlo.
L’ideale è restare sdraiati su di esso almeno una decina di minuti, in posizione supina e rilassata, così da poter verificare che tra la nostra zona lombare e il materasso rimanga spazio sufficiente per far passare una mano (dovrebbe passare a fatica, altrimenti significa che il materasso è troppo duro). Infine, si deve provare a rotolare da una parte all’altra (se non si riesce con facilità, significa che il materasso è troppo morbido). È sempre consigliabile testare almeno 3-4 modelli diversi di materassi, rimanendo su ciascuno per circa 10 minuti nella posizione in cui di solito si dorme. In questo modo, si riesce a verificare che il comfort che ci viene offerto sia davvero quello più adatto al nostro corpo e al nostro (buon) sonno.
Quale rete è meglio scegliere, a seconda della tipologia di materasso?
La cosa migliore sarebbe affidarsi al consiglio dell’azienda produttrice del materasso stesso che, se non la produce ‘in prima persona’, di solito suggerisce comunque il modello più indicato per favorire il corretto utilizzo del ‘sistema letto’ e garantire la sua massima durata. In generale, la rete migliore per materassi in lattice è quella a doghe regolabili nella zona lombare, con doghe sottili; mentre la più indicata per i modelli in memory è a doghe fisse larghe, oppure a doghe strette; il materasso a molle, invece, ‘lavora’ al meglio su una base a doghe in legno o a pezzo unico.
Qual è il materasso più adatto a un adolescente in crescita?
Per un ragazzo in crescita, consiglio sempre di puntare su materassi medio-duri, che tutelano la schiena da posizioni non ortopediche. Sono invece da evitare i materassi detti ‘a portanza differenziata’, che sono pensati per un corpo adulto.
E per un over 65?
Se non si è in presenza di problemi fisici che costringono all’allettamento, valgono le medesime indicazioni che per qualsiasi adulto. In caso di esigenze personali, è consigliabile riferirle in modo chiaro al rivenditore di fiducia.
Per chi pesa meno di 60 o più di 100 kg, ci sono accortezze specifiche?
In generale, più elevato è il proprio peso corporeo, maggiore dovrà essere la rigidità del materasso.
Il topper (sovramaterasso) è utile?
Il materassino imbottito – alto di solito 4-5 cm – che si vede a volte sovrapposto al normale materasso, assolve a varie funzioni. Può aumentare l’effetto di morbidezza del materasso, lo protegge da macchie e usura e aumenta la traspirazione. E aiuta a tenere uniti due materassi singoli, anche di diverse caratteristiche, per ricreare l’effetto di un ben più comodo matrimoniale.
Quanto dura un materasso?
I più duraturi, a parità di condizioni di conservazione e utilizzo, sono quelli a molle tradizionali, che mediamente operano bene fino a 12 anni.
Quelli a molle indipendenti e quelli in Memory hanno una durata di media di 8/10 anni (nel secondo caso varia in base alla qualità degli schiumati utilizzati). I modelli in lattice invece possono cominciare a decomporsi dopo 7/8 anni (ma dipende molto da come e quanto vengono esposti a calore e umidità).