Se avete bambini piccoli probabilmente conoscete già la pagina Instagram @zenos_room. Dietro questo account virtuoso si nasconde Anna, mamma di Zeno di cui però nessuno conosce il volto! Praticamente una super eroina, paladina della 'genitorialità gentile', del diritto al gioco dei bambini, della buona organizzazione che favorisce l'autonomia, del magico potere della rotazione di giochi e libri (se non ne avete mai sentito parlare, scorrete sotto, questo è davvero un grande consiglio!), il tutto nei colori arcobaleno di giochi e libri.
Il gioco è il lavoro del bambino è il mezzo attraverso cui i bambini imparano a stare nella società. Abbiamo chiesto ad Anna qualche consiglio su come organizzare e arredare lo spazio dedicato ai bambini. Che sia uno spazio 'bello' ma che con bello si intende non 'instagrammabile' ma piacevole, pulito, semplice e accessibile! Ecco la nostra intervista:
Come hai progettato la cameretta per tuo figlio?
Il mio approccio alla pianificazione della camera di Zeno - più che ‘progettuale’ in senso stretto - si potrebbe riassumere con questo mantra: ‘prova, osserva, impara e… risparmia!’
La prima versione della Zeno’s Room era molto grande, circa 22mq, e all’inizio avevo provato a creare una netta separazione tra la zona notte e la zona gioco. Ma osservando Zeno interagire con lo spazio (aveva due anni e mezzo) ho capito che non sarebbe stata funzionale, quindi ho rimescolato tutto e dopo aver deciso la disposizione con i mobili che avevo già, ho comprato i pezzi mancanti per creare un unico spazio di grande respiro, ma con aree ben definite.
La zona notte, con il lettino basso e le mensole frontali per i libri, fungeva anche da angolo lettura. La parete più lunga serviva per l’esposizione dei giochi con un angolo per il gioco simbolico dove all’occorrenza potevo spostare piccoli scaffali e giochi costruiti da me per ricreare un ristorante, un ufficio postale, un supermercato o uno studio medico… Un solo armadio ad ante scorrevoli molto capiente da usare principalmente per contenere giochi e materiali, oltre che per i vestiti, occupava l’ultima parete insieme a due mobili per storage uniti per ottenere un ripiano su cui giocare. Perfetto per creare minimondi e piccoli set.
Ora ci siamo trasferiti ma anche nella nuova camera abbiamo mantenuto la stessa struttura ma con un’unica sfida: 6mq in meno!
Quali sono le cose che non possono mancare per rendere i bambini autonomi nella gestione delle proprie cose/spazi?
La prima cosa che non deve mancare è l’attenzione a ‘dimensione bambino’: qui ci arrivo? Se salgo si ribalta? Questo cassetto è facile da aprire? Qui ci passo? Questo contenitore è troppo profondo per le mie braccine?
Molto spesso ci facciamo attirare dall’aspetto estetico delle cose, mentre per me, nel regno dei bambini, viene prima la funzionalità che può favorire l’autonomia.
Dopo la forma mentis, passiamo all’azione!
In generale la prima cosa a cui pensare è mettere la casa in sicurezza: fissare i mobili ai muri, mettere in sicurezza prese, specchi, vetri, spigoli etc… Sembra scontato ma ho scoperto che moltissime persone non pensano ad ancorare i mobili mentre invece è fondamentale! Uno spazio in cui muoversi liberamente è prima di tutto uno spazio sicuro.
Per quanto riguarda i mobili per me è stato fondamentale il letto basso (quasi a terra), che nel nostro caso era anche la zona lettura quindi Zeno dai 10 mesi si è sempre mosso in autonomia salendo e scendendo dal suo lettino per leggere, giocare e andare a dormire. Un ottimo modo anche per familiarizzare con il proprio lettino, visto che sappiamo che il passaggio dalla culla o dal lettone è uno dei temi caldissimi nelle case di tutti noi genitori!
Infine il mantra che ogni genitore deve ripetersi per non rimanere schiacciato da aspettative irrealistiche: ‘know your chicken!’ - conosci il tuo polletto, ovvero ogni bambino è diverso e anche nella ricerca dell’autonomia e libertà non è detto che a tutti servano le stesse cose.
Giochi e cose quotidiane (vestiti…) come convivono nell’organizzazione?
Sicuramente in casa nostra c’è uno sbilanciamento forte verso i giochi e di conseguenza lo spazio destinato ai vestiti è abbastanza ridotto. Ma nella mia esperienza, soprattutto prima dei 3/4 anni, non servono moltissimi vestiti. Anche adesso ammetto che 4 cassetti molto capienti contengono comodamente tutti i vestiti di Zeno, e non sono pochi! Oltretutto i cassetti, se ben organizzati, sono la soluzione migliore per favorire la scelta autonoma dei vestiti.
Chi ti segue su Instagram è sempre molto interessato alla rotazione dei giochi che organizzi periodicamente. Ce ne parli meglio?
La rotazione dei giochi è come la fontana dell’eterna giovinezza!
Sostanzialmente consiste nell’esporre e quindi rendere disponibili ai bambini solo un numero limitato di giochi, attività e materiali, per favorire la scelta autonoma e la concentrazione. Il numero indicativo di giochi da scegliere dipende ovviamente dall’età: per bambini molto piccoli (fino ai 3 anni circa) una decina di giochi sono più che sufficienti. Se presentati separatamente, in maniera ordinata e di facile accesso sarà molto più semplice per i bambini piccoli muoversi tra le loro cose e scegliere quale gioco o attività fare. E col tempo anche imparare a giocare da soli! Dobbiamo pensare al gioco come ad un insieme di capacità da acquisire: anche ‘a giocare’ si impara!
Inoltre la rotazione dei giochi permette sia di seguire le passioni e inclinazioni del momento (fase puzzle, momento di amore assoluto verso i mezzi di trasporto, inizio del gioco simbolico, etc…) ma anche di supportare le diverse fasi della crescita alternando magari materiali che supportano lo sviluppo dei movimenti fini, della coordinazione occhio-mano, etc…
E infine, quando un gioco finisce ‘fuori rotazione’, ovvero lo mettiamo via per qualche settimana perché magari è scemato l’interesse, sarà circondato dall’aura del nuovo quando lo riproporremo! Ogni gioco che riappare dopo essere sparito per un po’ ha questo potere magico: successo assicurato (e quindi anche meno giochi che durano più a lungo).
Come organizzi i libri?
Sperando di non scandalizzare classificatori seriali di libri o bibliotecari, organizzo i libri di Zeno in ordine cromatico. Ammetto di avere un’ottima memoria visiva che mi aiuta a orientarmi facilmente tra i colori di coste e copertine (ma non chiedetemi dove ho parcheggiato la macchina). E poi chi non ama le librerie arcobaleno?
A parte la questione cromatica (che mi sembra renda anche molto più facile l’organizzazione in generale) per contenere i nostri (tantissimi) libri uso una classica libreria e alcune mensole a muro.
Anche i libri hanno una rotazione: più o meno una volta al mese faccio una selezione, a volte tematica (per esempio seguendo la stagione, Back to School, Natale…) a volte semplicemente mischiando libri divulgativi con libri di narrativa e li metto nella libreria frontale a terra in soggiorno e nelle mensole frontali in cameretta. In questo modo Zeno ha sempre scelto in autonomia i libri da leggere prima di andare a letto o durante il giorno nei momenti di relax.
Anche nel caso dei libri, l’esposizione aiuta tantissimo nella scelta autonoma: libri posizionati con la copertina frontale ben visibile e in numero limitato, come per i giochi, fanno tutta la differenza!
Quali sono i contenitori più utili per te?
Per me i contenitori più utili e versatili sono quelli in plastica facilmente impilabili (come per esempio i Trofast di Ikea), sia per contenere giochi (mattoncini, tessere magnetiche, blocchi di legno, piste per trenini, mezzi di trasporto….), sia per materiali sensoriali di ogni tipo (riso colorato, ceci, semini vari, sabbia cinetica…).
Poi vassoi e cestini di varie dimensioni per esporre in maniera ordinata giochi e attività, e scatole per organizzare i giochi fuori rotazione nell’armadio e le scorte di materiali sensoriali (riso, ceci, sabbie varie etc…)
La camera di Zeno è grande, come fare nei piccoli spazi?
Anche se la camera attuale è più piccola della precedente, è comunque abbastanza grande (circa 15mq).
Per l’esposizione dei giochi negli spazi piccoli secondo me la soluzione ideale sono i mobili a scomparti che possono essere usati sia per esporre che per contenere (con ceste o contenitori ad hoc), e quando i bimbi sono un po’ più alti anche come ripiano-gioco. E poi sono facilmente riciclabili in altre zone della casa se si vuole cambiare la disposizione della cameretta nel tempo, super versatili!
Nello storage dei giochi per risparmiare spazio meglio liberarsi di scatole ingombranti e utilizzare scatole piatte o buste trasparenti con zip (si può ritagliare l’immagine del puzzle dalla scatola e buttare il resto!). Ottima soluzione anche per gli amanti dei mattoncini! Infine, tenere i giochi divisi per tipologia in scatole con coperchio aiuta ad ottimizzare lo spazio (e a ritrovare tutto facilmente).
3 consigli che daresti a chi vuole organizzare la cameretta
- Scegliete per lo più mobili versatili e qualche elemento facilmente spostabile: per come la vedo io, la cameretta per i primi 8/10 anni è uno spazio in continuo mutamento ed evoluzione.
- Fate pace con trapano, tasselli e stucco, accoglieteli a braccia aperte nelle vostre vite!
- E per ultimo il consiglio più importante: progettate per il bambino che avete e non per il fanta-bambino degli Instagram feed patinati degli altri.
Qual è il tuo oggetto o spunto preferito per l’organizzazione della cameretta?
Sicuramente i vassoi in legno, in tutte le loro forme e dimensioni! Per esporre giochi e materiali supportando l’autonomia, per presentare attività e favorire ordine e concentrazione, per trasportare costruzioni e creazioni…e ogni tanto anche la merenda!
E lo spunto da cui partire sempre è osservare i bambini quando si muovono, quando giocano e come interagiscono con lo spazio. Osservare in silenzio è lo strumento migliore che abbiamo a disposizione.
Come cambia l’organizzazione degli spazi con la crescita dei bambini?
Come ho detto per me la cameretta non è uno spazio fisso e definito: soprattutto nella prima infanzia le modalità di interazione con lo spazio cambiano spesso e anche molto velocemente, perché cambiano (e aumentano!) le competenze e anche i gusti! Quindi avere il famoso ‘ambiente preparato’ (citando la nostra cara amica Maria Montessori che io chiamo affettuosamente zia Mary) è fondamentale.
E non solo nella cameretta ma in generale in tutta la casa, e spesso basta davvero poco. Per una zona ingresso a misura di bambino piccolo basta uno sgabello basso e qualche gancio per appendere le giacche. Per lavarsi da soli le mani o cucinare insieme basta uno sgabello stabile con due scalini. In cucina possiamo liberare un ripiano basso in cui tenere qualche bicchiere, stoviglia, piccola caraffa e tovagliolo.
Insomma, basta qualche accortezza (e attenzione alla sicurezza) per far sentire parte attiva della vita domestica anche i bambini più piccoli, e non c’è niente di più bello dello sguardo soddisfatto di un bambino che ha imparato a fare da solo!
Vorrei chiudere con un messaggio per noi genitori: impariamo a dare fiducia ai bambini e non sottovalutiamo le loro capacità e la loro voglia innata di autonomia… anche se spesso, pur davanti alla meraviglia di loro che crescono, vorremmo che restassero piccoli. Minuscoli. Palline nelle nostre braccia. Lo so, lo so bene!
Grazie davvero Anna per questi preziosi consigli e per tutto il lavoro di condivisione che ci regali su Instagram!