Succede perché a quell’età i ritmi circadiani si spostano in avanti di circa 2 ore, è come se entrando in adolescenza, ragazzi e ragazze cominciassero a vivere con un altro fuso orario.
A causa dei cambiamenti ormonali, il loro organismo secerne melatonina molto più lentamente di quello di un adulto: anche se andassero a letto alle dieci, insomma, non riuscirebbero a dormire prima delle 23.
Come aiutare, dunque, i nostri ragazzi a riposare bene?
Oltre a tenere d’occhio le loro abitudini (inutile sottolineare che alcol e fumo, oltre a fare malissimo, interferiscono con la qualità del sonno) sono utili sonnellini di recupero di circa 20 minuti nel primo pomeriggio (ma non oltre le 16). Questi sono più efficaci dei weekend di super dormite che, invece, spingono l’orologio biologico ancora più avanti.
No, invece, a farmaci stimolanti che molti ragazzi usano per aiutarsi nello studio: sono più eccitanti della caffeina e funzionano meno di una regolare attività fisica che, come sappiamo, stimola anche le capacità cognitive.
Per finire, anziché limitarsi a vietare cuffiette e tv fino a tardi, meglio aiutare i ragazzi a coccolarsi con una routine serale rilassante: un bagno caldo, musica tranquilla, una tisana. E farli dormire con la luce spenta.