Il suo ideatore è il designer industriale Riccardo Randi, che insieme all’interior designer Federica Poluzzi ha dato vita a Very Simple Kitchen, un sistema flessibile, giovane e informale di cucine composte da moduli free standing da accostare uno all’altro in molteplici combinazioni e misure. Ne esistono cinque, completamente personalizzabili nei colori (la verniciatura può essere realizzata in tutti i RAL, NCS e colori su misura) e completate con top di diversi materiali (ad esempio multistrato laminato, inox, pietre naturali, quarzi, cemento, graniglia).
Un servizio 'tailor made' che va incontro alle tendenze contemporanee e si adatta ai gusti e alla personalità dei clienti. Di recente inoltre Very Simple Kitchen offre la possibilità di customizzare i moduli base delle cucine Ikea, con un upgrade in chiave industriale, consentendo di contenere i costi e personalizzare l’estetica e le finiture. Nel prossimo futuro saranno anche disponibili, uno shop online e l’idea, ancora 'work in progress', di una nuova gamma di cucine realizzate in legno.
Abbiamo chiesto al designer Riccardo Randi di raccontarci qualche dettaglio in più sul progetto di Very Simple Kitchen.
Come è nata l'idea di Very Simple Kitchen?
Spesso si dice che ‘le migliori idee nascono per caso’ e nel nostro caso è stato proprio così! Il momento zero é stata la mia tesi di laurea allo IED Milano in Design del prodotto industriale. Insieme a Dario Distefano e Riccardo Trabattoni abbiamo fatto un anno di ricerca sul mondo della cucina, che si é concluso con un progetto di cucina da esterno in metallo, il progetto 'Satellite' non é mai arrivato sul mercato ed é rimasto un prototipo.
Qualche anno dopo, quando ho avuto la necessità di realizzare la cucina per casa mia, ho reinterpretato il progetto in modo che fosse più facile da produrre, modificare o spostare in futuro. Ho sempre avuto una passione per le officine, i laboratori e per i banchi da lavoro in metallo. Ho quindi pensato di portarli nell’ambiente cucina.
Dall'idea alla realizzazione: quali sono stati i principali input che vi hanno spinto a creare questo progetto?
La nostra generazione è una generazione ‘nomade’ pronta a spostarsi in continuazione da una città all’altra, da uno stato all’altro alla continua ricerca di nuovi stimoli e nuove opportunità. Partendo da questa analisi, il nostro obiettivo è stato quello di realizzare un prodotto che potesse essere facilmente trasportabile e modificabile in base all’ambiente.
Quanto e come, i social hanno contato nella promozione del vostro progetto?
In questi due anni, il progetto si è sviluppato in maniera esponenziale, partendo prima da una versione più ‘casalinga’ per poi diventare oggetto di continuo studio e aggiornamento. Fondamentale, fin dall’inizio, la presenza sui social, in particolare Instagram. Il mercato cucina, in Italia, è ancora poco comunicato a livello digitale e questo ci ha dato modo di sfruttare al massimo la piattaforma per farci conoscere velocemente in tutta Europa.
Il vostro successo è stato anche e soprattutto digitale, ma non solo. Dall'Italia all'estero... raccontateci la vostra esperienza
L’utilizzo di Instagram ci ha permesso di arrivare velocemente anche all’estero, pur non avendo ancora nessun canale distributivo e senza avere alcun rivenditore a cui poterci appoggiare. Abbiamo ricevuto tantissimi feedback positivi e tantissime richieste, dimostrando che Instagram sarebbe stato fondamentale per vendere i nostri prodotti. Molti dei nostri primi clienti esteri ci hanno scoperto tramite Instagram e, innamorati del progetto, ci hanno subito dato fiducia, ordinando la loro Very Simple Kitchen proprio attraverso questo social media.
Quanto conta la personalizzazione nell'arredo casa?
La personalizzazione è tutto, è ciò che rende unica la nostra casa e riflette il nostro gusto personale. All’inizio volevamo puntare più sulla semplicità e la standardizzazione, in modo tale da poter consentire anche una riduzione dei costi ma ci siamo presto resi conto che tutto questo era molto difficile, in quanto ognuno ha le proprie esigenze e limitarsi a pochi pezzi standard ci avrebbe portato a limitare anche la nostra creatività.
Il vostro ultimo progetto è la personalizzazione delle cucine Ikea. Come funziona e che cosa offrite?
Quando si pensa ad arredamento low cost dal design contemporaneo la parola d’ordine è IKEA. Tornando al discorso affrontato poco fa IKEA offre sicuramente prodotti di qualità a prezzi contenuti, ma è facile poi ritrovarsi ad abitare in una casa ‘standardizzata’, arredata esattamente, o quasi, come quella di un amico o di un conoscente. L’idea di utilizzare prodotti Ikea e ‘hackerarli’ permette la personalizzazione di un prodotto altrimenti uguale ad un altro. Il nostro obiettivo è quello di poter vendere i nostri prodotti online in maniera facile, veloce e completamente personalizzata a completamento di un prodotto IKEA acquistato dal cliente in perfetta autonomia. In questo modo si può dare un look di ultima tendenza mettendo una seconda pelle ad un prodotto standard, al giusto costo.
A fine anno arriva lo shop online?
Quest’anno abbiamo inaugurato il nostro showroom a Bologna e abbiamo continuato a migliorarci e a trovare nuove soluzioni creative ed estetiche, concentrandoci più sulla ricerca e sul perfezionamento. Il lancio dello shop online è previsto entro dicembre 2018.