Idee e tendenze

Intervista a Justina Blakeney guru dello stile Jungalow

La fondatrice dello stile che celebra il mix&match ci racconta com'è nato e dà qualche consiglio per ricrearlo

Per metà afroamericana e con discendenze ebraiche (dall’Est Europa), Justina Blakeney il mix di culture ce l’ha nel sangue!
Non è un caso se ha creato uno stile che è l’apoteosi del mix&match e impazza dagli Stati Uniti all’Australia, pronto a conquistare anche noi. L’ha chiamato Jungalow, una fusione tra jungla e bungalow, un mood/desiderio tra casa e foresta: piante dappertutto, tropicali e cactacee, oggetti vintage, pattern dal mondo ed echi boho-chic invadono stanze bianche che non vogliono più essere minimal. Jungalow è, per Justina, un’idea di abitare che accoglie te e ciò che ti piace: ‘Sentirsi liberi e divertirsi!’ è il suo motto. Ma qui ci ha raccontato molto, molto di più...

Justina, come è nato il Jungalow?
«Fin da bambina ho viaggiato tanto scoprendo luoghi e culture diversi. Questo è il mix che cerco di ricreare nell’arredo, senza paura di mescolare e commettere errori. Solo continuando a provare si arriva a scelte azzeccate. La perfezione non esiste, dobbiamo essere la miglior versione di noi stessi!». 

Quali consigli daresti per mixare tessuti e pattern?
«Consiglio sempre di iniziare scegliendo una palette di 2-3 colori a cui abbinare pattern e tessuti. In questo modo si possono trovare infinite combinazioni. Il tocco indispensabile? Le piante!». 

Infatti! Le piante sono una parte essenziali del tuo stile... 
«Penso che le piante portino vita in un interno. Molti studi provano che creano un ambiente più salutare e allegro. Ci sono piante talmente belle da sembrare sculture, entrano nelle stanze e le arredano come opere d’arte. Adoro il verde ovunque, anche in cucina: l’effetto giungla è divertente!». 

Mentre tutti erano nel mood nordico e shabby, tu hai scelto una strada diversa fatta di colori e pattern. Quando hai capito che il tuo stile ‘funzionava’? 
«Non è stata una scelta a tavolino. La casa deve riflettere la personalità di chi la abita, non bisogna seguire uno stile solo perché di tendenza. Io amo il vintage, il mix di culture, l’artigianato, gli oggetti con una storia, i colori, le piante e i tessuti. Il minimal non fa per me. Quando ho aperto l’account Instagram @thejungalow e ha iniziato a crescere velocemente, ho pensato ‘Wow, la gente lo apprezza!’».

Hai vissuto in Italia per 7 anni. Cosa ti ha lasciato il nostro Paese?
«Ho abitato a Firenze, prima studiando e poi lavorando. Ho adorato vivere nella ‘bella Italia’. Ammiro la vostra attenzione ai dettagli, l’arte, il design, il cibo... la qualità della vita. Da giovane donna americana ho dovuto però spingermi fuori dalla mia ‘comfort zone’, essere straniera in un Paese straniero, imparare una lingua diversa. Quest’esperienza mi ha resa più ‘ricca’ e sicura di me». 

Quest’anno hai lanciato la tua linea décor per la casa. Com’è stato vedere realizzati i tappeti e le carte che avevi disegnato? 
«Meraviglioso! Un sogno diventato realtà. Dopo tanti anni di graphic design e arredo d’interni creare la mia linea di accessori è stato un percorso naturale. Disegnare pattern e oggetti è una passione! Presto ne arriveranno altri, ma per ora non vi svelo altro...».

C’è un errore che saresti orgogliosa di ripetere? 
«Nella mia vita ho fatto tanti lavori, alcuni li ho amati, altri odiati, ma ognuno mi ha fatto capire meglio su cosa volevo puntare. Un sacco di persone ti dicono che devi concentrarti su una cosa per avere successo; nella mia esperienza, invece, cimentarmi in passioni diverse è stata una ricchezza, mi ha reso capace di sviluppare i tanti aspetti del mio lavoro».

Come ti senti nel vedere quanto il tuo stile sta ispirando le persone?  
«Questa è forse la parte del lavoro che preferisco! Molti mi scrivono dicendo come hanno cambiato le loro case ispirandosi allo stile Jungalow e questo mi fa sentire, nel mio piccolo, come se avessi reso il mondo un posto migliore, più allegro».

Vuoi dare un tocco jungalow alla tua casa?

 
Testi

Alessandra Barlassina - www.gucki.it

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