Una segno di riconoscimento per un oggetto di design, definibile come
icona, è che venga rieditato nel tempo, lo sgabello Mezzadro è addirittura sempre stato
in produzione dal 1971 ad oggi!
Devono proprio essersi divertiti i Castiglioni a
immaginare e proporre in forma di prototipo un ormai noto, ma all’epoca inimmaginabile, scenario di oggetti per Villa Olmo, a Como, nel lontano 1957. La mostra aveva un nome rassicurante, come si usava un tempo: ‘Colore e forma nella casa d’oggi’. Tra gli oggetti esposti anche Mezzadro,
omaggio alla cultura contadina del nostro Paese.
Tre soli pezzi a comporlo, numero perfetto. Il sedile di un trattore («con sagomature fisiologiche» come diceva il documento descrittivo), una balestra in acciaio inox («che conferisce un
gradevole molleggio») e un fuso d’appoggio in legno che assicura stabilità.
Memoria, futuro, forze fisiche assommate in un oggetto talmente avanti che fu messo in produzione solo anni dopo, nel 1971, da
Zanotta.
- Anno di nascita: 1957
- Anno di produzione: 1971
- Progettisti: Pier Giacomo e Achille Castiglioni
- Produttore: Zanotta
- Prezzo: euro 561,44
- Idea: Una seduta che nasce dalla cultura agricola e ne mutua la forma (sedile di trattore) e il sistema di molleggio
- Mission: "Sento molto il rapporto di reciproca simpatia tra chi progetta e chi adopera. Questo rapporto è importante e credo che sia una delle guide del mio modo di operare nel campo del design e dell’architettura" (Achille Castiglioni)
- Materiali: gambo in acciaio cromato, sedile verniciato, base in faggio
- Curiosità: Fatto di 3 pezzi, è facile da assemblare grazie a un 'grilletto a vite' con cui si fissa il sedile alla balestra in acciaio
- Riconoscimenti: è nelle maggiori collezioni museali, dal Moma di New York al Vitra Design Museum
- Copie: talmente unico e caratterizzato da rendere quasi impossibili le copie!